L’Associazione montese di solidarietà e cultura della prevenzione “Donna e Vita, Nessuna resti sola” ha organizzato un incontro – dibattito sui temi della medicina convenzionale e non convenzionale, svoltosi presso la sala consiliare comunale “Sandro Pertini”.
All’iniziativa, per la cui realizzazione sono stati coinvolti il Comune di Montescaglioso e il “Centro Hara Discipline Bio – naturali”, ha preso parte un ampio numero di cittadine montesi ed è stata moderata dall’operatrice di discipline bio – naturali Michela De Nicola. Dopo il saluto della Presidente del sodalizio montese, l’insegnante Vita Rossetti, la quale ha sottolineato gli obiettivi dell’associazione, durante il quale ha ringraziato gli Assessorati comunali alla Cultura e alle Politiche Sociali per la collaborazione fornita, sono intervenuti sulle tematiche alla base dell’iniziativa il dottor Franco Amendola, medico chirurgo e docente di Omeopatia, Agopuntura e tecniche complementari; l’osteopata di medicina funzionale Vito Lombardo e l’esperta di terapie manipolative Francesca Palumbo.
Grazie ai vari interventi e in seguito alle risposte fornite ai quesiti posti dal pubblico, sono emerse numerose informazioni sui temi della salute per l’attenta platea. Tra gli aspetti evidenziati la diversità tra ogni persona che impedisce di adottare trattamenti simili ma mirati al caso specifico. Un consiglio fornito dagli esperti per “star bene” e mantenere l’energia vitale è quello di mangiare poco, camminare molto, vivere in armonia con gli altri ed anche indossare abiti costituiti da fibre naturali e non sintetiche. Una considerazione espressa ha riguardato anche l’abitudine di ricorrere allo specialista solo quando si è in presenza del fastidio e non in una funzione preventiva del dolore.
Uno degli aspetti posti in evidenza ha riguardato i notevoli passi in avanti compiuti dalla medicina “non convenzionale” nell’integrazione con quella definita convenzionale, un miglioramento nella considerazione di questi trattamenti e conoscenze che, usati con dovizia e competenza, possono produrre vantaggi. Alla base di questo notevole passo in avanti nei rapporti il riconoscimento della validità delle conoscenze maturate da “culture altre” che hanno consentito alla nostra, fondamentalmente “occidentale”, di ampliare il bagaglio di conoscenze.L’incontro voluto da Donna e Vita, che il prossimo mese di agosto festeggerà il primo anno di attività nella sede ubicata in Via G. Garibaldi n° 56, va ad aggiungersi ad altre, precedenti iniziative di conoscenza e sensibilizzazione sui temi della prevenzione dalle malattieFonte – Michele Marchitelli – Il Quotidiano della Basilicata.
Michele Marchitelli