Metaponto. Dopo 70 giorni dall’esondazione del Bradano e del Basento gli Agricoltori e gli Operatori turistici metapontini e ginosini restano in attesa degli indennizzi per le gravi perdite subite dalle loro aziende. Danni per 300 milioni di euro che il Governo nazionale intende prendere in considerazione, soltanto dopo che la Regione Basilicata avrà elevato al massimo l’Irpef e le accise sui carburanti. Insomma una tassa sulla disgrazia, proprio in una terra che fornisce il 15-20 % del fabbisogno nazionale di idrocarburi e gas metano.
“Due, in particolare, – dice Gianni Fabbris di Altra Agricoltura – le misure urgentissime da adottare: subito la convocazione di un tavolo con gli enti di riscossione e con il sistema bancario, per concertare le misure utili ad evitare il tracollo finanziario delle imprese e delle famiglie; e contemporaneamente un piano di anticipazioni da parte delle Regioni Basilicata e Puglia, che, utilizzando proprie risorse, realizzi in tutto o in parte le condizioni accordate dal Governo nazionale alle aziende del Veneto, colpite dagli eventi dei mesi scorsi. Accumulare ancora ritardi significa consegnare le nostre aziende all’abbraccio mortale degli usurai. Servono subito 10 milioni di euro”.
Un tavolo di cui dovrà far parte anche il Comitato Terre Joniche – ha ribadito Fabbris – per consentire ai Cittadini, a tutte le forze politiche rappresentate nei Consigli Comunali e regionali, alle imprese danneggiate di poter offrire il proprio contributo e di poter vigilare sulla trasperenze delle azioni da mettere in campo e sul loro monitoraggio preciso e puntuale.
Anche Marco Avallone per gli Operatori turistici, ha invitato tutti a rimanere uniti e a non spaccare il fronte della protesta con fughe in avanti o con trattative private, “perché i solisti andrebbero a danneggiare se stessi e tutti gli altri in una sterile rivendicazione individuale. Per questa ragione, se sarà necessario, la nostra lotta sarà ad oltranza con opportune azioni pubbliche”.
“Abbiamo notizie, tutte ancora da verificare – ha precisato Fabbris – che la Regione Basilicata affiderebbe al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto 200.000 euro per l’abbattimento del 50% dei canoni delle aziende danneggiate, cui si aggiungerebbero altri 300.000 euro per il ristoro dei danni alle strutture delle aziende agricole e turistiche, mentre 100.000 euro andrebbero ai Consorzi di Difesa per l’abbattimento dei premi assicurativi, fino ad un massimo di 15.000 euro per azienda”.
All’assemblea ha partecipato anche il Sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi, che si è dichiarato preoccupato se a settembre non saranno cantierizzate tutte le opere necessarie a ripristinare gli argini dei fiumi ed a mettere in sicurezza il territorio sconvolto dagli eventi del 2 marzo, che lo ha costretto ad emettere 97 ordinanze di sgombero dalle abitazioni. Il primo cittadino ha preannunciato che assumerà un’altra iniziativa come quella del Consiglio Comunale aperto, tenutosi a Pantanello e che portò all’immediata dichiarazione dello stato di calamità da parte del Governo nazionale. Nel frattempo ha detto che, a seguito della gara di appalto, saranno subito rimossi tutti i rifiuti rivenienti dalle abitazioni allagate, depositati momentaneamente presso il campo sportivo di Metaponto.
Pino Gallo