Serramarina di Metaponto. Il popolo del fango che il 1° marzo scorso fu sommerso da decine e decine di milioni di metri cubi d’acqua esondata dai Fiumi Bradano e Basento, insieme al Comitato dei lavoratori dell’Azienda Serramarina, che hanno perso il posto di lavoro per gli effetti dello tsunami d’acqua che si abbattè anche sull’azienda che li aveva assunti, scendono sulla 175 e distribuiscono volantini.
Gli automobilisti rallentano, si informano, prendono il volantino e ripartono dopo una giornata sulla spiaggia di Metaponto, o in viaggio verso Matera. A 4 mesi dal disastro ambientale non si profila all’orizzonte nessuna ipotesi di risarcimento dei danni subiti, né di messa in sicurezza del territoio. Nessun segnale né dal Governo nazionale, né dal Governatore Vito De Filippo e dalla sua Giunta di centro-sinistra.
Anzi mentre si distribuiscono i volantini, si commentano le ultime indiscrezioni che provengono dai Palazzi della politica. Si dice che vi sono Assessori regionali contrari ad accogliere le prime richieste risarcitorie ed altri favorevoli, ma con scarso potere contrattuale, con il Presidente che attenderebbe un segnale da Roma.
Altri si chiedono dove sono spariti i Sindacati degli Agricoltori, o dove sono e se esistono ancora i segretari dei partiti. Qualcun altro vorrebbe vedere al suo fianco gli eletti nella recente competizione elettorale, concretamente mobilitati a sostenere il grido di dolore del Popolo sovrano, offeso e vilipeso. Oltraggiato dal silenzio e dal tempo che passa, mentre arrivano bollette e cartelle esattoriali, che raddoppiano finanche i canoni irrigui.
Intanto lunedì mattina il Comitato Terre Joniche ha ottenuto un’audizione presso la Commissione Attività Produttive della Regione e nel pomeriggio, alle ore 15, parteciperà alla Cabina di Regia. Mentre il giorno dopo, martedì, Terre Joniche ha indetto una mobilitazione generale davanti al Consiglio regionale di Basilicata, per chiedere al Presidente De Filippo di attribuire poteri e funzioni e di stanziare risorse per il funzionamento della Cabina di Regia.
Infine mercoledì 29 giugno lo stesso Comitato, insieme ad una delegazione di rappresentanti delle istituzioni lucane e pugliesi, incontrerà i parlamentari lucani e pugliesi al Senato della Repubblica, perché venga trovato un accordo che porti alla nomina del Commissario del Governo per la liquidazione dei danni e per mettere le Regioni Puglia e Basilicata nella possibilità di impiegare proprie risorse economiche, anche senza aumentare le tasse sui carburanti e l’Irpef ai Cittadini.
Pino Gallo
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