MONTESCAGLIOSO – Al di là della frana, c’è una comunità vitale e combattiva. Questo il messaggio degli operatori economici di Montescaglioso, che si sono incontrati ieri nel Cine-Teatro Andrisani.A due settimane dall’evento franoso che ha interessato la città, la nascente Consulta di commercianti e imprenditori, ha voluto far sentire la propria voce a politici ed amministratori locali, al fine di consolidare un percorso comune, ottenere risposte e soprattutto tempi certi.
Significativa la partecipazione di pubblico, segno che il tema ed i disagi, è particolarmente sentito dall’intera comunità, provata da un evento inaspettato, che sta danneggiando l’economia ma anche l’immagine di una delle città più importanti della provincia per storia e patrimonio artistico-architettonico.
A rispondere alle tante domande del pubblico, nel dibattito moderato dal giornalista Michele Marchitelli, sono stati il vice presidente della Provincia di Matera, Angelo Garbellano, e l’assessore comunale Roberto Venezia. Confapi e Confesercenti hanno voluto testimoniare vicinanza alle imprese e alle famiglie particolarmente danneggiate. Il tema centrale è stato quello della viabilità e del collegamento diretto, ormai interrotto a causa del crollo della Piani Bradano, con la Sp 175 valle Bradano. Garbellano ha sottolineato l’importanza di una associazione di commercianti e imprenditori, come primo step per uscire da una situazione che richiede anzitutto unione. Nessuna promessa su soluzioni immediate, ma certezza su interventi possibili per potenziare la viabilità alternativa. Domani, ha annunciato Garbellano, inizieranno i lavori per la messa in sicurezza della Provinciale “Carrera”, con rifacimento del manto stradale, della segnaletica e della pulizia delle cunette e dei canali. «Successivamente sono previsti -ha aggiunto Garbellano- interventi di messa in sicurezza della strada provinciale Messapica. Previsto, inoltre, un piano di segnaletica straordinario, per intercettare potenziali turisti ed agevolare chi deve raggiungere Montescaglioso». L’assessore Venezia ha annunciato che a giorni sarà depositata presso il Consiglio dei Ministri, tutta la documentazione al fine di ufficializzare lo stato di emergenza. «Intanto -ha aggiunto Venezia- sono state assistite le famiglie ed è stata messa in sicurezza la zona.
Una cabina fissa robotizzata, e presto nuovi strumenti radar, controlleranno l’area interessata dalla frana, mentre, giovedì scorso si è insediato il tavolo dei tecnici per il monitoraggio e lo studio. Sono in corso, valutazioni su percorsi alternativi alla scorrimento veloce, come la strada comunale Montescaglioso-Pomarico o quella nella Difesa San Biagio, mentre si sta valutando una pista parallela alla scorrimento percorribile quanto meno da mezzi leggeri in condizioni climatiche normali».
Tra gli interventi degli imprenditori, quello di Mutinati, il quale sulla Consulta ha voluto sottolineare che essa avrà la funzione di monitoraggio, in un ruolo assolutamente propositivo e non di scontro. Occorre, invece, secondo il presidente di Cooperattiva , Franco Caputo, che si occupa di turismo, un modo diverso di comunicare. «L’alluvione del primo dicembre -ha detto Caputo- ha azzerato i flussi turistici verso Montescaglioso, per questo, si è pensato di modificare l’approccio con le agenzie turistiche e vendere un prodotto diverso, raggiungendo i turisti sulle arterie principali offrendo loro un percorso alternativo, con i paesaggi delle grotte o degli antichi oliveti. Abbiamo pensato -ha concluso- di raddoppiare l’appuntamento con la tradizionale “Notte dei Cucibocca”, che si svolgerà il 4 e il 5 gennaio anche con la messa in campo dell’iniziativa “Provincia in Bus” della Provincia di Matera, con collegamenti da Gravina, Santeramo ed Altamura.
Non sono mancati momenti di tensione, con cittadini che chiedono di accertare e di conoscere responsabilità su quanto è accaduto, trasparenza su interventi relativi alle aree della zona della frana, sulla regimentazione delle acque piovane, sulla classificazione della zona rispetto al rischio idrogeologico.
Aziende in difficoltà
A rischio 400 capi di bestiame
Garanzie di interventi immediati sono stati chiesti dall’azienda zootecnica “Canterino”, un allevamento da 400 capi di bestiame, che ha sede nella zona interdetta ed ha notevoli difficoltà a far arrivare i mangimi, nonché un disagio abitativo poiché la famiglia è stata sgomberata con un’ordinanza, ma necessita di garantire assistenza sanitaria ad un disabile minorenne nonché sostentamento economico, in questo momento. Il titolare dell’azienda agrituristica “Olivara”, Roberto Disabato, ha infine sollevato un altra importante questione che coinvolge la Provincia di Taranto, ovvero la messa in sicurezza del ponte Bradano che collegherà la Carrera con la Sp 175 grazie al cavalcavia di zona Selvapiana, ma occorre interloquire con la Regione Puglia.
Maria Andriulli