La Sala del Capitolo dell’Abbazia di San Michele Arcangelo ha ospitato il seminario “Agrobiodiversità: il suo valore storico, artistico e culturale per lo sviluppo rurale”,iniziativa patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Montescaglioso ed organizzata dall’Istituto di Bioscienze e BioRisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell’ambito del progetto A.R.C.A. di Basilicata (Azioni di Recupero e Conservazione dell’Agrobiodiversità) finanziato dal PSR Basilicata 2007/2013- Mis. 214, Azione 5.
L’iniziativa fa parte di un ciclo di 3 seminari scientifici e divulgativi dal tema “Agrobiodiversità e Territorio”, che intendono promuovere le diverse azioni del progetto, rivolgendosi al contesto agroalimentare, agricolo ed al mondo operativo. Il primo appuntamento si è svolto lo scorso 05 giugno a Guardia Perticara (PZ), mentre quello conclusivo è in programma giovedì 30 Luglio a Rotonda (PZ).
I lavori sono stati coordinati dal responsabile scientifico del progetto,Giulio Sarli (CNR IBBR), il quale ha introdotto le tematiche del seminario e ringraziato l’Amministrazione comunale montese per il sostegno offerto alla realizzazione dell’incontro; ha poi portato il saluto dell’Assessore regionale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Luca Braia, impegnato in attività istituzionali ed ha lasciato la parola al Vice Sindaco di Montescaglioso Angelo Eletto, che ha portato il saluto del Sindaco Giuseppe Silvaggi (impossibilitato a partecipare per concomitanti impegni) e dell’Amministrazione Comunale. Nelle sue parole l’importanza di non dimenticare la grande tradizione storica ed agricola del territorio. Il Presidente del Gruppo di Azione Locale (GAL) Bradanica, Leonardo Braico, nel suo intervento, ha fatto riferimento all’importanza della salvaguardia delle tradizioni agricole e, allo stesso tempo, alla notevole difficoltà incontrata nella vendita dei prodotti coltivati. Ha concluso auspicando norme che possano tutelare maggiormente i produttori.
Gaetano Laghetti (CNR IBBR) ha portato il saluto del Direttore Giovanni Giuseppe Vendramin, assente per altri impegni. Ha ripercorso alcune delle tappe nella storia dell’Istituto, nato nel 1970, oggi inserito tra i più importanti al mondo. Ha poi evidenziato come l’Italia sia da ritenere il Paese più ricco di agrobiodiversità ed ha concluso lamentando una sovrapposizione di competenze tra Enti, situazione che necessita di una soluzione.
Nella sua relazione Giulio Sarli (CNR IBBR), con l’ausilio di slide, ha sottolineato la notevole attinenza delle tematiche in oggetto con le linee programmatiche di Expo 2015; ha poi evidenziato come la biodiversità, nel mondo, non sia ritenuta ovunque un’importante opportunità; a tal proposito ha sottolineato come la biodiversità sia fondamentale per assicurare la sicurezza alimentare. Ha poi ringraziato il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata per il finanziamento dei progetti di ricerca.
Ippazio Ferrari (ALSIA – Agrobios) ha parlato di Fattorie didattiche e biodiversità; in Basilicata l’elenco è stato istituito nel 2009: si tratta di aziende agricole e/o agrituristiche disponibili all’educazione e all’accoglienza del pubblico in attività scolastiche ed extrascolastiche. Attualmente ne sono presenti 60: 43 in provincia di Potenza e 17 in quella materana, 25 sono biologiche e 35 aziende convenzionali; 26 agricole e 34 agrituristiche. Alla base delle attività, nelle quali “si impara facendo”, vi sono l’educazione alimentare, ambientale e alla ruralità.
Francesco Cellini(ALSIA – Agrobios) ha sottolineato la previsione, da parte degli esperti, di 10 miliardi di persone nel 2050; ha poi sottolineato come sia necessario caratterizzare la biodiversità attraverso analisi appropriate.
Angelo Fiore (CRA SCA Metaponto) ha illustrato l’attività svolta presso l’azienda sperimentale ionica, mentre Vittorio Marzi e Renato Morisco, presentando il libro “La cucina italiana: tradizione ed evoluzione”, da loro curato, nei loro interventi hanno realizzato un excursus sulla cucina italiana, sulle pubblicazioni editoriali realizzate su queste tematiche e sulle modalità più vantaggiose per la realizzazione dei piatti.
Marcello Mastrorilli (CRA-SCA) ha evidenziato il forte legame tra arte e agricoltura, mentre Sergio De Franchi (Dip. DICEM Unibas), nelle conclusioni, ha evidenziato come si debba parlare di vari tipi di biodiversità, tutti importanti tra loro. Ha poi auspicato l’apertura verso altre realtà per maturare nuove esperienze ed opportunità occupazionali.