“Le decisioni sul bando “Soluzioni e Servizi Avanzati a supporto dell’Agenda Digitale” relativo ai numerosi servizi erogati dal Centro Servizi Regione Basilicata, non si possono più attendere.
Si agisca e si proceda, dopo tre anni di attesa, tra gare annullate e rifatte, all’aggiudicazione della commessa dando seguito al recente esito del Tar di Basilicata. Ho presentato una interrogazione urgente, in merito, al Presidente Bardi ed al presidente della terza commissione competente per avere immediata risposta.
La comunità lucana e, soprattutto, gli oltre 120 lavoratori e lavoratrici coinvolti, devono conoscere quale sarà il loro futuro e quali siano gli intendimenti della SUARB metterà in campo. A seguito della sentenza del TAR pubblicata il 18 gennaio 2021, ci chiediamo se si vuole procedere alla sottoscrizione del contratto con il raggruppamento già in origine risultato vincitore (Datacontact/Lucana Sistemi/LaTraccia), composto da aziende che lavorano proficuamente da decenni con le pubbliche amministrazioni, compreso quella regionale, oltre che con grandi aziende private di livello nazionale ed internazionale.
Oppure se si dovrà ulteriormente attendere l’esito dell’annunciato appello in Consiglio di Stato per RTI Datacontact/Lucana Sistemi/LaTraccia. Il potenziale danno erariale stimato, nel biennio contrattuale, potrebbe superare i 4,9 milioni di euro.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capo Gruppo Italia Viva.
“Il Centro Servizi Basilicata eroga numerosi servizi – prosegue il consigliere Braia – che sono oramai parte integrante della vita quotidiana di cittadini e delle pubbliche amministrazioni, come i call center per la prenotazione di visite e prestazioni sanitarie regionali; l’affiancamento degli URP regionali nel lavoro di informazione e accoglienza ai cittadini; la gestione di buona parte dei contenuti dei siti web regionali; l’erogazione di un qualificato supporto nei servizi regionali ai cittadini quali Sportello Tributi, progetti e servizi di innovazione (referti on line, contact center regionale, liste di attesa, erogazione della firma digitale, della PEC a cittadini e imprese, semplificazione amministrativa, ecc).
La preoccupazione per l’allungamento dei tempi di questa procedura per la quale la valutazione delle offerte si è conclusa già da quasi un anno è tanta, per l’impatto a catena che ha sia per le persone che vi lavorano, che per l’intera comunità lucana che dovrebbe beneficiare di tutti i servizi essenziali erogati, con una economia per le casse regionali di oltre un milione di euro all’anno.
Da un comunicato stampa del 29 gennaio 2020 delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, in merito alla lunga vicenda apprendiamo che ci sono a tutt’oggi una serie di criticità legate alla durata del contenzioso amministrativo per l’affidamento della commessa, con legittime preoccupazioni da parte dei lavoratori coinvolti, considerando l’annullamento della precedente procedura al TAR Basilicata nel 2017 e al Consiglio di Stato nel 2018, e il nuovo contenzioso su cui si è recentemente espresso il TAR Basilicata.
Chiedo con l’interrogazione, oltre che di procedere celermente con la contrattualizzazione dei servizi, quali siano i criteri con i quali, nelle procedure di gara, sono definiti i ruoli di Responsabile Unico del Procedimento e di nomina dei Commissari di gara. È, infatti, poco comprensibile la circostanza per la quale il RUP appare essere il medesimo della selezione annullata nel 2018 e che la commissione di valutazione delle offerte, da quanto emerge dal portale SUA-RB, pare sia stata scelta tra professionalità tutte esterne all’organizzazione dell’Ente, per dichiarata assenza di profili adeguati all’interno dell’albo unico dei componenti delle commissioni di valutazione, composto in realtà da oltre 200 nominativi (circostanza, a nostro avviso, tutta da verificare).
Da precisare che la SUARB, nata nel 2016, rimane una grande iniziativa messa in campo nella passata legislatura che questo attuale governo regionale sta praticamente depotenziando con una norma di prossima discussione in Consiglio. Ritengo, invece, che la stessa SUARB dovrebbe vedere invece aumentare sempre più l’efficienza e l’operatività ed essere un presidio di garanzia nella messa in campo di procedure finalizzate all’assegnazione degli appalti – conclude Luca Braia.
Il fatto che, in questa particolare circostanza, di una gara importante di oltre 9 milioni di euro annui, si siano ripetuti errori e con i medesimi responsabili, credo meriti un’attenta valutazione di merito e di contesto per evitare di perpetrare le stesse dinamiche nel presente e soprattutto nel futuro. Ora si prosegua celermente senza perdere ulteriore tempo.”
Luca Braia, Consigliere Regionale
Capogruppo Italia Viva, Presidente II Commissione