Con l’avvio della fase 2 della campagna vaccinale anti Covid 19 scendono in campo i medici di medicina generale al fine di assicurare il massimo risultato in termini di copertura e per rispettare il cronoprogramma predisposto dal ministero della Salute.
Per meglio disciplinare il rapporto di collaborazione fra medici e Regione, l’assessore alle Politiche per la Salute, Rocco Leone, ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici, Fimmg, Smi, e Intesa Sindacale, hanno sottoscritto oggi, nella sede del Dipartimento, un protocollo d’intesa.
“Una campagna vaccinale – ha detto l’assessore Leone – per essere capillare ed efficace deve necessariamente comprendere la Medicina Generale che, quale parte integrante del Sistema Sanitario Regionale, è chiamata ad affiancare le strutture regionali e aziendali affinché il piano vaccinale predisposto dalle autorità sanitarie nazionali e regionali venga espletato garantendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati, ovvero il raggiungimento, entro il prossimo autunno, di una copertura vaccinale del 60 / 70 percento della popolazione”.
La collaborazione dei medici di medicina generale avverrà su base volontaria. Per tale motivo le aziende sanitarie dovranno acquisire la disponibilità dei medici di medicina generale (Medici di Assistenza Primaria, Medici di Continuità Assistenziale, Medici di Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale) attraverso la compilazione di un questionario. L’Azienda Territoriale competente, in base alla disponibilità espressa dai medici, potrà formalizzare la costituzione di micro-team (insieme al personale dipendente e/o personale dipendente dei MMG) per la vaccinazione di determinati cluster di pazienti e in determinati contesti orogeografici.
Sarà cura dell’Azienda sanitaria predisporre l’elenco dei soggetti da vaccinare, per singolo medico e per punto vaccinale. Il calendario delle vaccinazioni sarà preventivamente concordato con i medici aderenti alla campagna.
I medici di medicina generale aderenti alla campagna vaccinale si potranno rendere disponibili, dietro loro indicazione, a praticare la vaccinazione nelle sedi previste anche nelle giornate prefestive e festive e a praticare la vaccinazione a pazienti di medici non aderenti.
Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti sindacali. Per Vincenzo Filitti, dello Smi, “si tratta di un’assunzione di responsabilità da parte della categoria dei medici per uscire rapidamente da questa fase di emergenza”. Antonio Santangelo, segretario regionale Fmmg: “Abbiamo accolto molto positivamente la proposta della Regione Basilicata perché crediamo che sia indispensabile uno sforzo collettivo per raggiungere gli obiettivi di copertura vaccinale, a partire dai medici di medicina generale”. Soddisfazione è stata espressa anche da Stefania Lamanna, di Intesa Sindacale.
“Questo accordo – ha detto l’assessore Leone – mette in evidenza l’importanza che ricopre la medicina del territorio in ogni momento e soprattutto nelle fasi di emergenza come quella che stiamo attraversando. Purtroppo nel corso degli anni si è trascurata questa centralità all’interno dei sistemi sanitari regionali. E’ invece nostra ferma intenzione rimettere al centro delle politiche per la salute i medici di medicina generale, indispensabili per assicurare ai cittadini un’assistenza diffusa e di qualità. E questo accordo sottoscritto oggi si muove anche in questa direzione”.