Tradizione e religiosità si fondono per dare vita a riti suggestivi e unici. Succede in Basilicata, a Montescaglioso durante la Settimana Santa nelle celebrazioni della Santa Pasqua durante le quali è possibile rivivere la morte e la resurrezione del Cristo. I riti della Settimana Santa, tra i beni intangibili di Montescaglioso riconosciuti e sostenuti dalla Regione Basilicata, prendono vita nel cuore della Città, nel suo centro storico, organizzati dall’Arcipretura dei SS. Pietro e Paolo insieme alle quattro Confraternite.
La festosità della domenica delle Palme con la benedizione dei ramoscelli d’ulivo diventa riflessione con l’ultima cena del Giovedì Santo e la distribuzione del pane benedetto.
La tradizione vuole che il Giovedì Santo gli altari di tutte le chiese siano addobbate con composizioni floreali omaggio all’Eucarestia; sono i cosiddetti “Sepolcri” visitati dai fedeli silenziosamente per tutta la notte fino al pomeriggio del Venerdì Santo quando vengono spogliati per ricordare la morte del Signore.
Nelle chiese sono custodite le statue che silenziose e dondolanti sfilano durante la processione dei “Misteri” del Venerdì Santo quando le campane vengono ammutolite. Il silenzio, durante la processione è interotto da un unico stumento: la “trozzola” che emette un rumore sordo.
E’ la Madonna Addolorata vestitata a lutto, la prima statua a uscire dalla chiesa per dirigersi verso le altre chiese da dove sortiranno le raffigurazioni di Gesù nel suo calvario. Cristo legato alla colonna; soccorso dalla Veronica; incoronato Re con la canna tra le mani; crocifisso; disteso morto; tra le braccia della Pietà, opere lignee o in carta pesta di grande pregio. Tutte le statue precedono l’Addolorata che è accompagnata dalle donne vestite di nero e seguita dalla banda che suona le marce funebri. Gli incappucciati, “i mamoni” accompagnano la processione, alcuni di loro hanno corone di spine, altri portano la croce altri le lampade. Solo i Priori delle Confraternite affiancano il Cristo deposto. La sosta in ogni chiesa svela una delle tradizioni più antiche della Settimana Santa di Montescaglioso: le Cantilene. Un coro intona il “canto pietoso della vergine” per la perdita del “Figlio”, spartiti e composizioni provenienti dall’Archivio Parrocchiale, dalle Confraternite ma anche dal Convento delle monache Benedettine di clausura della SS. Concezione. Una tradizione dalla ritualità antichissima capace di custodire storia e fede ma anche di rinnovare il legame tra la Chiesa e popolo.
Maria Andriulli