Leggo sui giornali che il tuo passaggio nella compagine politica di Matteo Salvini ha prodotto un rigetto da parte di alcuni assessori e consiglieri, fino a spingerli a restituirti le loro deleghe.
Anche per me, quando l’ho saputo, è stata una doccia fredda, un fulmine che buca e incenerisce le coscienze educate alla coerenza politica ed al rispetto del mandato popolare ricevuto in maniera chiara ed inequivocabile.
Una scelta, la tua, che rispetta il tuo credo politico. Del tutto legittima.
Per altri, invece, quella del cambio di casacca è divenuta ormai una prassi molto diffusa a tutti i livelli, sia regionali, che nazionali. Assistiamo continuamente ad una giostra di cambi e di ricambi non appena questi mercenari della politica fiutano la possibilità di lucrare maggiori fette di potere e di prestigio personale, non disgiunte da laute prebende economiche. Ove l’incarico non è più l’esercizio di un servizio reso alla comunità per il suo sviluppo eco-sostenibile, bensì la ricerca di un’adeguata sistemazione economica di alto livello e infarcita di elevati privilegi socio-economici, in barba alla conclamata uguaglianza dei Cittadini.
Alcune considerazioni matematiche.
I suffragi che la tua lista ha totalizzati non sono da intendere come dati a te personalmente. Sono invece la somma dei voti ottenuti dai tanti candidati consiglieri comunali e da quelli espressi anche alla tua persona e magari non dati a nessun aspirante consigliere comunale.
In sostanza questo ragionamento matematico non ti è nuovo, né ti è sconosciuto.
Dunque la somma totale dei voti attribuiti alla lista nella quale sei stato eletto non sono una dotazione tua personale e dunque non ne puoi disporre liberamente sul piano politico ed amministrativo.
E’ frutto di un gioco di squadra formata da diverse sensibilità politiche e partitiche, momentaneamente congelate.
E’ frutto di una scelta precisa che l’elettorato ha praticato quando ha dovuto scegliere fra le due coalizioni scese in campo.
E’ così. Semplicemente così ha scelto. In maniera chiara ed inequivocabile.
Si tratta dunque di una dotazione complessiva di suffragi appartenente a tutti i cittadini che hanno votato quella lista, a quei consiglieri, alle compagini cittadine che hanno caldeggiato questa o quella indicazione politica e partitica.
Dunque nessuno è autorizzato a vendere un prodotto che non è completamente suo. Né a mostrarlo come suo.
La coerenza politica vorrebbe, a mio modesto avviso, che tu portassi a termine fino alla sua scadenza naturale il tuo, il vostro mandato politico-amministrativo e poi ciascuno sarebbe libero di operare scelte politiche e schieramenti partitici di ampio livello e caratura. Oppure rimanere intrappolati nel pollaio di una lista civica. Diversa è la coalizione civica.
Un’altra ipotesi sarebbe quella che tu rassegnassi le dimissioni, svincolandoti di fatto anticipatamente dall’impegno civico assunto con i cittadini elettori – senza bandiere di partito.
Ma questa, a mio modesto avviso, sarebbe la più sciagurata delle ipotesi perché lascerebbe Bernalda e Metaponto senza una loro rappresentanza amministrativa e tutto rimarrebbe in capo a sterili ed asettici commissari governativi, designati per l’ordinaria e corrente gestione amministrativa.
Una vera e propria iattura per il Popolo dei Cittadini. Nel pieno della pandemia sanitaria ed economica. Con lavoratori e cittadini sempre più stritolati dallo spettro della povertà e della disoccupazione. Con il pericolo incombente per la propria ed altrui incolumità.
Cittadini che invece si aspettano investimenti di grande spessore nel campo dell’economia, della Cultura e dello sviluppo eco-compatibile del Territorio.
Ne cito soltanto alcuni più rilevanti, a sua volta segnalati dalla Pro Loco Metaponto e dall’ex assessore e operatore turistico, il Prof. Eustachio Bia.
Eccoli: realizzazione della pista aeroportuale di Pisticci, definizione e destinazione Felandina e capannoni ex cotonificio. Erosione costiera, sistemazione urbanistica e architettonica del lido di Metaponto, raddoppio dell’accessibilità stradale, costruzione a Metaponto di case popolari, completamento ad anello delle piste ciclabili e pedonali e loro manutenzione, restauro del Polivalente e del Campo sportivo, acquisizione al patrimonio comunale dell’ex albergo delle Ferrovie dello Stato e dell’ex opificio Peviani.
Ma anche la definizione della destinazione d’uso dell’ex albergo a Metaponto; la destinazione a fini produttivi dell’ex scuola media, la realizzazione di un rondò ad 8 di fronte al Castello Torremare, la rimozione delle coperture di amianto dall’ex Cometa e dalle villette della Provincia di Matera sul lungomare, il restauro della Delegazione municipale ed un suo arricchimento con un ufficio tecnico, oltre a quello d’anagrafe e stato civile.
E poi la ripresa della questione Distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco, nel senso di un suo ritorno a Metaponto o dell’apertura di altro ufficio pubblico/privato di alto profilo. La funzionalizzazione del Castello Torremare, il rimboschimento della pineta di Metaponto andata in fumo nel 2017 per oltre la metà della sua estensione.
Riprendiamo, inoltre, presso il Ministero per la Cultura (ex Mibact) l’idea della estensione a Metaponto della Scuola di alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro, funzionante a Matera e poi anche del Centro Sperimentale di Cinematografia, che potrebbero trovare allocazione presso il Castello Torremare e presso la Masseria Lacava, opportunamente acquistata e resa funzionale agli scopi.
La formazione di nuove professionalità darebbe un contributo essenziale a tutto il territorio metapontino anche attraverso la presenza per almeno 10 mesi all’anno di alcune centinaia di giovani, docenti, amministrativi che potrebbero arricchire in maniera significativa il territorio comunale e creare indotto produttivo.
Il Comune dev’essere soggetto promotore e
creatore di ricchezza.
Intanto la Città di Bernalda torni anche a co-finanziare le attività di promozione culturale e turistica in forma autonoma e tramite le tante Associazioni di volontariato che operano attivamente e con ottimi riscontri su tutto il territorio comunale. Una richiesta pressante e continua da parte di tutti i turisti che entrano in contatto con la nostra realtà storico – culturale.
Si attivi, inoltre, la partecipazione periodica dei cittadini al governo della Città in occasione di scelte strategiche e di investimenti sul territorio, per candidare progetti ed opere importanti. Come oggi che autorità e cittadini sono chiamati a definire i fondi di ripresa dalla pandemia, il Recovery Found.
Come ben sai, l’articolazione e la definizione di questi fondi è al centro del dibattito politico nazionale da mesi e, ora, è il tema cardine del Consiglio UE. Un appuntamento assolutamente da non perdere e che obbligherà l’amministrazione comunale di Bernalda a suggerire iniziative e progettualità. E per fare ciò è indispensabile essere presenti sulla scena politica.
Il Recovery fund italiano, come ben sai, prevede l’allocazione di circa 210 miliardi di euro, suddivisi tra i progetti delle varie missioni nella seguente misura: 144,2 miliardi di euro spettano ai nuovi progetti e 65,7 miliardi di euro sono destinati ai progetti in essere.
* Particolare rilievo è stato dato agli investimenti pubblici, ai quali sono destinati il 70% degli incentivi; il 21% è invece la quota riservata agli investimenti privati. (Fonte: https://www.studiocataldi.it/articoli/38251-recovery-fund.asp#ixzz6ozNPKaUz)
Allora, gentile Cittadino Domenico Tataranno, sindaco senza giunta, come vedi c’è tanto in cui impegnarsi. Ed è anche urgentissimo farlo.
Ti prego di congelare momentaneamente questo tuo desiderio di entrare nella Lega di Matteo Salvini.
Mettiamoci, invece, subito a lavorare per il bene dei Cittadini di Bernalda, di Metaponto, per i Turisti, per la rinascita e per l’implementazione delle Attività economiche e commerciali, per coloro che hanno perso il posto di lavoro e vivono situazioni drammatiche, per quanti sono in cerca di una nuova collocazione, per i giovani che hanno trovato lavoro in Italia ed all’estero e vorrebbero rientrare per dare il loro prezioso contributo allo sviluppo della nostra comunità.
Buon lavoro sindaco e rimettiti al lavoro. Forma una nuova giunta comunale non auto-referenziale, ma sempre dinamica, preparata e volenterosa. Una giunta che si apra al territorio, ai cittadini, agli imprenditori e ne ascolti i palpiti i suggerimenti, le osservazioni ed i desideri. E come no: anche i loro sogni.
Ovvero le visioni strategiche a lungo e medio termine.
Si attivino opportunamente contatti presso il Parlamento e si accendano utili relazioni presso il Governo nazionale e presso la UE.
La Basilicata ha due ministri ed alti funzionari ai vertici di alcuni bracci operativi degli apparati nazionali, che si possono sensibilizzare alle azioni di sviluppo del nostro territorio.
Buon lavoro, Domenico. A te ed alla nuova giunta comunale.
Un caro saluto, Pino Gallo
Foto e testo di Vanessa Avantaggiato. SENZA FIATO. L’ALBA E’ QUEL QUALCOSA CHE TI LASCIA SPIAZZATO E SENZA FIATO QUANDO LO AMMIRI E CHE TI RIFLETTE DENTRO TUTTO QUELLO A CUI PENSI. Calendario 2021, Pro Loco Metaponto
Foto e testo di Francesco Ranieri. Torremare, un tramonto che deve seguire una nuova alba per Metaponto. Calendario 2021, Pro Loco Metaponto