Metaponto lido. Complice le serene e calde giornate di febbraio e di marzo, le femmine di zanzara si sono appena risvegliate dal breve letargo invernale e seguendo il loro istinto naturale si stanno accoppiando con i loro principi azzurri, attirati dal particolare ronzio che emettono quando sono fertili e produttive. Così verranno fecondate in volo nel breve tempo di una frazione di secondi e poi ognuno andrà per la sua strada.
Le femmine, gravide anche di trecento uova, dovranno, però, trovare subito alcuni volontari donatori da massacrare senza pietà alcuna, per ottenere il pasto proteico, indispensabile alla maturazione delle proprie uova. I maschi, invece, per essere sempre scattanti e baldanzosi nelle loro brevissime performance e che non hanno un apparato boccale di tipo pungente, continueranno a nutrirsi per tutta la loro breve vita adulta esclusivamente di liquidi zuccherini e non di sangue umano o animale.
Così, al lido di Metaponto ne stanno facendo le spese quelle poche persone che possono ancora circolare per motivi di lavoro o per sport individuali, cadendo in perfidi agguati posti in essere dalle zanzare – vampire, che li martirizzano con le loro dolorose trivellazioni, fino a quando una mano altrettanto rapida e precisa non riuscirà ad atterrarle per fine corsa. Un fenomeno che desta già forti preoccupazioni, soprattutto da parte degli operatori turistici che stanno preparandosi alle riaperture estive e dai responsabili di associazioni di promozioni del territorio, covid permettendo. Fra tutti la voce dell’ex assessore Eustachio Bia e della Pro Loco Metaponto, che temono possa replicarsi quanto accaduto la scorsa estate, allorché clienti di bar e ristoranti venivano assaliti da questi famelici insetti e costretti a lasciare anzitempo i tavoli dei ristoranti e delle gelaterie con una preoccupante caduta di immagine e di incassi.
Ma “a tal proposito, assicura Giuseppina Cirigliano, assessora dimissionaria all’Ambiente di Bernalda, sono già iniziati gli interventi si disinfezione, nonché di derattizzazione, che si effettuano nei tombini, procedendo prima con la disinfezione e poi con la derattizzazione e che termineranno il 9 dicembre per un totale di 22 interventi”.
“Mentre per quanto riguarda la disinfestazione dalle zanzare dal 25 marzo al 6 maggio si effettueranno interventi antilarvali. Poi da maggio fino al 30 settembre ci saranno interventi adulticidi, per un totale di 20 interventi con un incremento durante la stagione estiva, visto quanto successo lo scorso anno. Infatti da maggio in poi gli interventi saranno settimanali e non più quindicinali, come l’anno scorso”.
Naturalmente istituzioni come il Consorzio di Bonifica ed il Comune di Bernalda, nonché cittadini ed aziende agro-industriali che scaricano nei canali di drenaggio dovranno strettamente collaborare a tenere puliti i sedimi e le acque immesse.
Ciò per evitare odori nauseabondi, come è avvenuto la scorsa estate, e perché la femmina di zanzara, dopo la fecondazione delle uova, va a deporle nell’acqua stagnante. Ecco perché sono da evitare, in giardino o in balcone, sottovasi o recipienti dimenticati pieni d’acqua! Le uova di zanzara riescono a schiudersi e a produrre un insetto, anche se l’acqua è stagnante e ha poco ossigeno in 4/5 giorni, trasformandosi in soli due giorni in zanzara matura e pronta a riprodursi. Insomma, se il sole tiene caldo il brodo di cottura, ogni 10 giorni circa da una sola zanzara -vampiro verrà alla luce un’altra generazione di 300 insetti, pronti a riprodursi e alla ricerca spasmodica di sangue umano o animale.
Pino Gallo