“Sto bene qui, con il club, con il presidente. C’è grande sintonia con l’area tecnica. Vogliamo riportare la Polisportiva nella cadetteria lucana e stiamo lavorando insieme per questo obiettivo. Sentirmi bene mi aiuta a migliorare i giocatori”. Il tecnico della Polisportiva Montescaglioso, dopo il blocco del campionato e la definitiva sospensione, rincara la dose per la prossima stagione e risponde così sulla possibilità di restare sulla panchina montese tanto desiderata.
“Stavamo lavorando bene e mettendo le basi per costruire qualcosa di bello. Cercheremo di fare il possibile per perseguire tutte le strade. Sia in campo che fuori c’è massima concentrazione anche tra i giocatori che sono al centro del programma. Io sento tutti i miei giocatori innammorati di questa maglia. E’ normale – aggiunge Franco – che bisogna cogliere al volo le occasioni che sono arrivate lo scorso anno, con innesti importanti per la categoria, ma all’interno del gruppo pensiamo tutti a una sola cosa: ritornare in campo e portare la Polisportiva in promozione”.
A condividere lo stesso entusiasmo è Gianluca Ditaranto, giocatore della Polisportiva, che guarda alla prossima stagione con determinazione, senza nascondere la mancanza del calore dei tifosi e il forte senso di appartenenza alla maglia. “Io qui do il massimo – spiega – l’ambiente ti fa stare bene e ti induce a dare qualcosa in più, a sviluppare un senso di appartenenza che dobbiamo avere tutti per centrare gli obiettivi. Ci mancano i nostri tifosi, il nostro pubblico, che stava aumentando sempre di più e si stava appassionando nuovamente alla Polisportiva. Avere un’intera città che ti sostiene ti dà qualcosa in più. Io, però, sono felice di far parte di una società che dietro ha senso d’appartenenza e lo trasmette. Il mio sogno e quello di scalare tanti campionati con la Polisportiva. Questo è lo spirito per vincere le partite e i campionati”.
Alla domanda sul suo stato di forma fisica, Ditaranto risponde: “Purtroppo non mi sto allenando come sono abituato. Sono un velocista, mi alleno individualmente, ma mi serve il ritmo con il gruppo e disputare le partite. Sento molto la mancanza della squadra e il calore dei miei amici. Voglio e posso ancora dare tanto alla mio club”.
Raffaele Capobianco