Nella terza giornata della visita a Baku sono proseguiti gli incontri istituzionali del sindaco, Domenico Bennardi, e del presidente del Consiglio comunale, Antonio Materdomini, con i rappresentanti della Repubblica dell’Azerbaijan. L’interesse mostrato dagli azeri e il forte richiamo esercitato dal patrimonio storico e culturale di Matera, hanno permesso al sindaco di presentare una proposta mirata ad ottenere una compartecipazione ai costi per il restauro e la valorizzazione della balena Giuliana, i cui resti sono conservati nel museo archeologico Ridola.
“Vogliamo fare in modo che questo straordinario reperto possa essere svelato al mondo intero – afferma il sindaco Bennardi -. Sappiamo che l’attività, condotta da una cabina di regia coordinata dalla direttrice del museo nazionale Ridola, insieme con la Soprintendenza archeologica della Basilicata, l’Istituto centrale per il restauro ed il paleontologo dell’Università di Pisa, Giovanni Bianucci, oltre ad essere complessa è anche particolarmente onerosa. L’Azerbaijan – aggiunge Bennardi – è molto sensibile al fascino del nostro incredibile patrimonio che, tuttavia, sconta difficoltà a essere valorizzato. Le autorità di Baku si sono già fatte carico del restauro di musei e opere del nostro Paese, in particolare a Roma, per cui ho avanzato una proposta relativa alla balena Giuliana: sarebbe un ottimo esempio di cooperazione”.
Giuliana, secondo gli esperti, potrebbe essere il più grande fossile di balena mai descritto e, forse, la più grande balena che abbia mai solcato le acque del Mar Mediterraneo. I resti fossili furono rinvenuti nel 2006 sulle sponde della diga di San Giuliano e conservati in casse di legno che sono state aperte il 29 marzo scorso per le operazioni propedeutiche all’estrazione dei reperti.