“Facciamo appello al Parlamento, affinché durante la conversione in Legge del cosiddetto ‘DL Sostegni bis’, approvato durante l’odierna riunione del Consiglio dei ministri, si adoperi per reintrodurre un intervento di fondamentale importanza per le imprese agricole, quale la cedibilità del credito d’imposta maturato a seguito dell’acquisto di beni strumentali nell’ambito del regime d’aiuto denominato ‘Piano Transizione 4.0’”. Lo sottolinea la Confederazione Produttori Agricoli-Copagri sulla base di una prima analisi dei contenuti del testo licenziato dall’Esecutivo, ricordando che la misura era già stata inserita all’interno del “DL Sostegni”, salvo poi essere espunto.
“Pur esprimendo soddisfazione per i contenuti agricoli del ‘DL Sostegni bis’, fra i quali figurano importanti misure da noi ripetutamente caldeggiate, quali le ulteriori risorse per indennizzi a fondo perduto, l’incremento del Fondo di solidarietà nazionale, gli interventi di ristoro per le aziende colpite dalle gelate dell’aprile 2021, il rafforzamento dello strumento delle garanzie Ismea e gli interventi decontributivi per i comparti maggiormente colpiti dall’emergenza pandemica, non possiamo che stigmatizzare il mancato intervento sul credito d’imposta 4.0”, prosegue la Copagri.
“Prevedere la cessione del credito d’imposta alle imprese e ai professionisti che abbiano fatto investimenti per l’innovazione nell’ambito del suddetto Piano – spiega la Confederazione – risulta fondamentale per dare all’agricoltura le stesse possibilità degli altri settori; in tal modo, inoltre, si consentirebbe l’immediato reinvestimento delle risorse, dando così un forte impulso agli investimenti innovativi delle imprese agricole, soprattutto dal momento che l’agricoltura è chiamata a giocare un ruolo molto importante nell’ambito della tanto decantata rivoluzione verde e transizione ecologica prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR”.
“Reiteriamo quindi la nostra richiesta, già avanzata direttamente al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli in occasione dei recenti lavori del Consiglio Generale della Confederazione, di lavorare per reintrodurre questo intervento; le aziende agricole, come quelle di tutti gli altri settori, hanno bisogno di queste misure e ne hanno bisogno ora, per investire, crescere e ripagare il debito contratto in questi ultimi anni”, conclude la Copagri.
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Ufficio Stampa
Confederazione Produttori Agricoli