Ancora una volta abbiamo il piacere di avere ai nostri microfoni Mister Giuseppe Appio, il preparatore dei portieri della Polisportiva Libertas Montescaglioso. Qualificato e con esperienza anche in società del Nord Italia, oggi Appio opera all’interno di questa società curando sia i portieri della prima squadra, sia quelli del settore giovanile, spesso coadiuvato nell’impresa, dal Presidente Nino Locantore, che lo ha voluto in questa società.
Considerando la tua ormai pluriennale esperienza e avendo operato sia nelle prime squadre, sia neisettori giovanili, quale fattore avvicina e affascina un bambino a questo ruolo?
Quello del portiere è un ruolo particolare, perché a differenza degli altri, presuppone e necessita di una predisposizione in quanto questa figura assumerà, nel tempo, anche il ruolo di leader che, oltre a gestire il proprio compito, deve essere in grado di organizzare le varie fasi che si presentano durante una gara, in particolare la linea difensiva. Inoltre l’allenamento del portiere non si limita alla sfera tecnica, ma riguarda, soprattutto, quella emotiva e psicologica, e ciò comporta notevoli sforzi.
Se tutto questo appassiona i grandi, sicuramente incuriosisce i più piccoli, tanto che, talvolta, nell’assistere agli allenamenti, piacevolmente incuriositi, essi vogliono mettersi alla prova.Quando giocavo io la figura del preparatore dei portieri, nell’ambito dilettantistico e nel rispettivo settore giovanile, non esisteva. Spesso era un collaboratore dello staff tecnico che, in modo grossolano e senza competenze specifiche, assolveva tale compito. Nonostante ciò, io sono stato fortunato in quanto in squadra avevamo un portiere che, avendo giocato in realtà importanti, ci allenava con competenza e professionalità.
Quali le difficoltà nel dover allenare portieri di età diversa?
L’esperienza con i più piccoli è stata una piacevole scoperta. Sicuramente anche appagante quando l’attività ha contribuito a far crescere l’interesse e la passione per lo sport. I più grandi hanno certamente una consapevolezza maggiore di ciò che comporta il lavoro di squadra e dei sacrifici dell’allenamento che spesso è gratificato dal successo nel gioco e con essi, il compito è quello di colmare le eventuali carenze , ma, soprattutto , di creare con loro un rapporto empatico e di fiducia. Le difficoltà che un preparatore dei portieri incontra con i ragazzi più giovani è quella di scegliere un tipo di allenamento che non vada a nuocere sul fisico ancora acerbo. Inoltre deve avere l’abilità di riconoscere, durante le sedute, eventuali problematiche o debolezze fisiche dovute alla crescita. In questi casi si richiede lo svolgimento di esercizi alternativi ed individualizzati affinché il ragazzo possa continuare ad allenarsi correttamente.
Avendo lavorato anche nei settori giovanili, nella tua lunga esperienza, puoi dire di avere contribuito alla crescita di qualche calciatore che si è affermato nel mondo del calcio?
Certamente posso vantare una lunga esperienza come preparatore dei portieri. Io stesso sono stato atleta appassionato e sempre desideroso di mettermi alla prova. Come preparatore ho avuto modo di allenare diversi ragazzi destinati a lasciare un segno della loro bravura in questo ambito.
Ci sono stati giovani che hanno raggiunto buoni risultati perché dotati anche fisicamente ed altri che, pur non possedendo quella dote, sono riusciti ad emergere grazie al loro impegno e alla costanza nel seguire i suggerimenti degli allenatori. Ad oggi posso ritenermi soddisfatto per avere contribuito al successo di alcuni di essi, ma sono fermamente convinto che l’evoluzione del calcio porta a continui aggiornamenti e a confrontarsi sempre con gli altri, per poter continuare a crescere e arricchire, così, il proprio bagaglio professionale. Ringrazio, pertanto, la Dirigenza della Polisportiva Libertas Montescaglioso per avermi affidato questo importante compito.
Ringraziamo Mister Appio per la sua disponibilità a dialogare con noi, e per il fatto che ci offre sempre interessanti spunti di riflessione riguardo al mondo dello sport.