“Tutelare il diritto al piacere, il piacere della convivialità, comprendendo e vivendo le leggi del mondo”, così ha introdotto la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa ‘…dicci che olio usi e ti diciamo quanto slow sei’ della Condotta Slow Food di Potenza realizzata insieme al Comune di Potenza. La Condotta opera quotidianamente sul territorio in linea con i principi che Slow Food, in 150 Paesi di tutto il mondo, porta avanti per valorizzare il cibo “Buono, Pulito e Giusto” è stato detto.
Nel suo intervento il Sindaco di Potenza Mario Guarente, oltre a proporre l’idea di ripetere questi appuntamenti almeno due volte l’anno, “coinvolgendo anche territori a noi non solo geograficamente vicini, come l’Irpinia e il Cilento”, si è soffermato sulla “vocazione agricola e turistica del nostro territorio e, progetti della qualità come questo, ci consentono di intraprendere quel percorso per riappropriarci concretamente delle nostre radici, contestualmente, di fare concretamente rete tra tutti i soggetti e i territori coinvolti, aspetto sul quale sta lavorando con grande impegno l’assessore regionale all’Agricoltura Francesco Fanelli, per dare il via a un percorso virtuoso, che utilizzi il capoluogo di regione come vetrina, per mostrare le proprie eccellenze, e l’olio è una eccellenza lucana assoluta”. E il tema della qualità è stato evidenziato anche dal dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Donato Del Corso, che ha ricordato come “l’impegno della Regione tutta e degli uffici che fanno capo all’assessore Fanelli in particolare, sia quello di attivare, attraverso il ‘Tavolo regionale sull’olio’ un processo che conduca alla redazione del Piano regionale dell’olio e dell’olivicoltura, che nella qualità abbia il proprio fondamento, con la Regione che sta investendo proprio per migliorare le produzioni, favorendo l’adozione di nuove tecnologie”.
“Con questa attività – ha spiegato Domenico Mele fiduciario della ‘Condotta Slow Food’ di Potenza – la Condotta vuole dare un giusto riconoscimento a una delle identità lucane, meridionali e di tutto il Mediterraneo, l’olivo e l’olio che si ottiene. Significativa la partecipazione del Curatore Progetto Slow Olive Basilicata e Campania Angelo Lo Conte, così come il patrocinio e la partecipazione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, per la quale ringrazio il diretto Antonio Balenzano, a cui aderiscono ben 18 Comuni lucani e il patrocinio e la partecipazione del Comune di Potenza”. Il programma della manifestazione prevede una serie di appuntamenti all’interno del ‘Maggio’, che si realizzeranno ogni venerdì alle 18,30 nel centro sociale di Malvaccaro a Potenza, a cominciare dal 21 maggio e fino all’11 giugno. L’evento prevederà la realizzazione di un percorso per avvicinare istituzioni, semplici cittadini, famiglie, scuole e chiunque voglia conoscere ogni aspetto della filiera. A cominciare dal più antico frantoio, realizzato 2400 anni fa, rinvenuto a Ferrandina, fino ad arrivare ai segreti dell’utilizzo dell’olio.
Partecipando all’iniziativa “Dicci che olio Usi e ti diciamo quanto Slow Sei” nei giorni 21, 28 maggio e 4 giugno dalle 18,30 alle 20,30 ai partecipanti sarà possibile consegnare un campione di olio che si consuma quotidianamente, con il relativo questionario, che consentirà al gruppo di assaggiatori, selezionato dalla Condotta Slow Food Potenza e coordinato da Angelo Lo Conte, Curatore della Guida agli Extravergini Slow Food Italia, di fornire un parere per favorire un consumo consapevole di olio. “Questa iniziativa rappresenta una tappa di un percorso iniziato con la stesura del programma della Condotta, attraverso l’istituzione dei gruppi di lavoro che hanno consentito lo sviluppo di questo programma, in collaborazione con la Condotta Magna Grecia Metapontum, Condotta quest’ultima che, durante l’evento, curerà una mostra permanente realizzata con lavori del fotografo Rocco Scattino.
L’obiettivo della Condotta, – ha concluso Mele – dei membri del Comitato e di tutti i soci è quello di instaurare una proficua collaborazione anche con altri contenitori culturali (biblioteche, scuole, università, ecc) nei quali si affrontino e approfondiscano i temi del ‘sapere’, perché il valore di ciò che si dice si trasmette, ed è necessario attuare in quanto si fa: quello che si fa proviene da quello che siamo. Partire dalle nostre radici non è retaggio del passato, ma un ponte per il futuro. Ci impegneremo in queste e nelle future iniziative per costruire un ponte tra chi fa il cibo Buono, Pulito e Giusto e chi ha sete di conoscenza del valore di ciò che siamo”.