Con Delibera di Giunta Comunale n°39 del 10 giugno 2021 si è approvato il progetto preliminare di lavori di miglioramento urbano e, soprattutto, l’intitolazione di una Piazza, adiacente Via Garibaldi, a Vincenza Castria – Protagonista delle Lotta Contadine. L’idea di intitolare uno spazio pubblico alla vedova di Giuseppe Novello fu lanciata da Silvana Galli, Segretaria Cgil Nazionale, in occasione del convegno per il 70° Anniversario dell’occupazione delle terre.
La proposta, favorevolmente accolta dal Sindaco Vincenzo Zito e dalla famiglia Candido-Novello, nacque dal desiderio di voler ricordare una protagonista delle lotte per la riforma agraria portando a livello nazionale le richieste di giustizia del popolo meridionale. Le sue costanti iniziative nell’arco degli anni portarono in diverse occasioni alla ribalta nazionale Montescaglioso per le vicende legate al secondo dopoguerra, alle condizioni di arretratezza ed alla volontà di riscatto e dignità del Sud Italia. Di lei scrisse il famoso scrittore, poeta e politico italiano Rocco Scotellaro.
La scelta dell’ubicazione di questa nuova Piazza non è casuale ma fortemente condivisa con gli eredi della signora Castria. Nei pressi della stessa, infatti, vi è la casa presso cui abitò per molti anni. Tra l’altro poi sul versante opposto, ovvero Via San Francesco, vi è l’effige di Giuseppe Novello. Si è voluto, quindi, unire i due in un abbraccio ideale che possa consentir loro di essere sempre ricordati, essendo le lotte contadine Patrimonio Storico di tutta la Città ed orgoglio dei Montesi.
In conclusione, si ricorda che tali lavori di riqualificazione ed ammodernamento sono interamente finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che nessun euro sarà sborsato dalle casse comunali.
IL SINDACO
Vincenzo ZITO
Note biografiche Vincenza Castria (1922-1999)
Vincenza Castria nacque a Montescaglioso il 28 febbraio 1922 in Via Balconi Sottani, da Cosimo e Angela Lucia Petrozza. Frequentò le scuole dell’obbligo proseguendo gli studi come autodidatta. Partecipò attivamente alla lotte contadine insieme al marito Giuseppe Novello, morto il 17 dicembre 1949 a seguito delle stesse.
A seguito dell’omicidio di Giuseppe, Vincenza Castria animò le proteste per la riforma agraria portando a livello nazionale le richieste di giustizia del popolo oppresso. Di lei scrisse il famoso scrittore, poeta e politico italiano Rocco Scotellaro.
Si impegnò altresì in azioni di emancipazione sociale e culturale delle donne, convegni, iniziative e dibattiti sulla questione meridionale. In queste occasioni conobbe e frequentò esponenti del mondo del lavoro quali Giuseppe Di Vittorio, Teresa Noce, Rita Montagnana, Giorgio Amendola ed intellettuali come Leonida Repaci e Carlo Salinari. Nel 1952 si risposò con Ciro Candido con il quale continuò l’impegno sociale. Tra gli anni 1960-1970 fece parte del dell’Assemblea Nazionale dell’Unione Donne Italiane. Nel corso degli anni ’70 partecipò come protagonista a diverse puntate della trasmissione di Rai 2 “Direttissima” condotta da Sergio Zavoli. In collaborazione con il marito Ciro Candido scrisse il libro “Rossa terra mia” che racconta uno spaccato tra vita personale e la stessa Città di Montescaglioso a ridosso tra gli anni ’30 e ’90 del secolo scorso. Venne a mancare il 4 settembre 1999.
Ne mantengono vivo il ricordo i figli Filippo Novello, Francesco e Lucio Candido.