“Con l’approvazione della legge sulle concessioni delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico è regionalizzata la proprietà delle opere idroelettriche alla scadenza delle concessioni. La Regione potrà, quindi, o gestirle in proprio o affidarle a terzi. E cosa molto importante, con questa legge, vengono aggiornati i canoni di concessione con maggiori introiti. Già a partire da questo anno dovremmo incassare 600.000 euro in più.
Però, in una visione più ampia delle azioni politiche messe in campo da questa Giunta regionale, la legge sulle concessioni delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico rappresenta un altro tassello per l’azione di tutela e valorizzazione del nostro oro blu.
Gli sforzi che stiamo mettendo in campo per la valorizzazione del patrimonio idrico lucano sono, infatti, numerosi. Si pensi al programma di interventi per il ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua, con ricadute non solo in termini di tutela del regime idrico compromesso ma anche in termini di economia dei costi essendo interventi a costo zero per la Regione. Il primo bando, già concluso, ha riguardato i primi dieci interventi. Siamo riusciti a terminare i lavori per la rete fognaria di Maratea e la condotta sottomarina che allontana dalla costa lo scarico in piana pandemia. Abbiamo intensificato i controlli sia delle acque interne che di quelle marina. Per valorizzare la risorsa acqua abbiamo adeguato il canone delle acque minerali e stiamo affrontando il problema legato alle compensazioni ambientali relative all’Accordo di Programma tra la Regione Basilicata, la Regione Puglia e il Ministero dei Lavori Pubblici.
Come molti sanno già, da quell’accordo la Basilicata riceve circa 16 milioni di euro all’anno derivanti dalla fornitura di acqua alle regioni limitrofe che dovevano essere destinati alla manutenzione per gli schemi idrici per rinnovabile e disponibile la risorsa acqua e a tutte quelle azioni utili a preservare la risorsa idrica sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Ovviamente sono finiti per altro ma questo Governo regionale ha intenzione di ripristinare l’uso di tali risorse per la gestione efficiente e sostenibile dell’acqua e garantirne la qualità.
In tutto ciò non possiamo dimenticare che l’acqua non è solo una risorsa da sfruttare in maniera razionale ma anche una bellezza da valorizzare e proteggere. Abbiamo approvato in soli due anni, il piano della costa ionica che ci consentirà di limitare i danni dovuti all’erosione della costa, meta turistica di qualità. Abbiamo messo in campo alcune azioni per prevenire e ridurre l’inquinamento marino e sensibilizzare la popolazione al rispetto dei nostri mari. La Basilicata si conferma avere dei mari eccellenti sia dal punto divista della qualità dell’acqua che della loro bellezza.
Poiché crediamo che la pianificazione e la programmazione siano fondamentali per l’efficienza delle azioni amministrative in tema di risorsa idrica, abbiamo introdotto un intero capitolo che riguarderà i contratti di fiume, proprio per la riqualificazione ambientale e paesaggistica del sistema fluviale lucano, in cui saranno coinvolti tutti gli attori sociali.
In poche parole, l’acqua è davvero il nostro oro blu, rappresenta una delle risorse più importanti della Basilicata. Dobbiamo tutelarla, valorizzarla e utilizzarla in maniera sostenibile. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare ma siamo sulla strada giusta”.