Finalmente, dopo una lunga attesa, sta per essere varata la complessa procedura per la realizzazione di barriere soffolte su tutta la spiaggia di Metaponto, dopo i primi 3 Km, realizzati fra giugno 2015 e luglio 2016.
“E poiché questo primo tratto risulta insufficiente per l’attuale situazione della costa metapontina, si è ritenuto di incrementare l’intervento in modo da difendere dall’erosione l’intero tratto compreso tra i fiumi Basento e Bradano, estendendo la protezione con le barriere soffolte per 1,9 Km verso il fiume Basento e per 2,3 Km verso il fiume Bradano”, dice il Dr. Domenico Tripaldi, Attuatore Delegato del Commissario Straordinario per la realizzazione degli Interventi di Mitigazione del Rischio Idrogeologico per la Regione Basilicata.
“Questo ulteriore intervento programmato, precisa il funzionario, comporterà una spesa per soli lavori di circa 6,25 milioni di euro oltre IVA, nonché somme a disposizione dell’Amministrazione, per un totale del finanziamento pari a 9 milioni di euro, messi a disposizione della Regione Basilicata dal Governo nazionale, nell’ambito del Patto per il Sud”.
Un’opera che secondo il cronoprogramma della Regione Basilicata potrebbe essere realizzata in circa 48 mesi, compresi i 18 mesi occorrenti per la realizzazione delle opere, cui vanno aggiunti i tempi di fermo lavori per consentire la balneazione, per cui bisogna considerare altri 6/7 mesi. In questi casi il condizionale è d’obbligo, data la complessità e le lungaggini delle procedure, che vanno dalla progettazione preliminare all’acquisizione dei pareri, dall’espletamento della progettazione esecutiva alla fase di affidamento dei lavori.
“Naturalmente, tiene a precisare il funzionario delegato, valutato il numero notevole di pareri e nulla osta che dovranno essere acquisiti, sarà indetta una conferenza di servizi decisoria, con le semplificazioni procedurali previste dalla legge per gli interventi urgenti relativi alla mitigazione del rischio idrogeologico”.
L’area di realizzazione delle barriere soffolte, che saranno sommerse e pertanto non visibili da terra, è tutelata dal vincolo archeologico e rientra nelle aree SIC di interesse comunitario alla foce del Bradano e parzialmente alla foce del Basento.
“La necessità di avviare la progettazione a partire da quella preliminare, sottolinea Tripaldi, consentirà di predisporre uno studio della morfodinamica costiera, per poi concentrare la progettazione definitiva ed esecutiva sugli stralci che, per priorità di intervento, potranno essere eseguiti avvalendosi, all’occorrenza, su linee di finanziamento successive a quella del Patto Sud. La progettazione preliminare così predisposta potrà servire per la programmazione di eventuali stralci successivi, questa volta basati su studi maggiormente approfonditi”.
Auguriamoci, nel frattempo, che le burrasche siano clementi con la spiaggia di Metaponto e che la burocrazia dimezzi i tempi di realizzazione dell’importante opera di salvaguardia ambientale.
Pino Gallo