Due milioni e trecentomila euro saranno impiegati per bonificare 17 cave, dove sono presenti fibre d’amianto, nei comuni di Castelluccio Inferiore, Chiaromonte, Latronico e Viggianello (Potenza), utilizzate in passato dall’ex Ilva di Taranto: lo ha annunciato l’assessore all’ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa. L’impegno dei fondi da parte del ministero della Transizione ecologica – è scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – servirà per, “ripristinare i siti cosiddetti ‘orfani’, cioè quelli potenzialmente contaminati, ma per i quali non è stato individuato il soggetto responsabile degli interventi idonei ad eliminare gli eventuali rischi ambientali e sanitari che gravano sull’area”. “Agiremo subito – ha evidenziato Rosa – per rimuovere un rischio ambientale emerso da pregressi monitoraggi eseguiti nella stessa area. Contiamo di concludere la bonifica entro il 2024. E’ questo un altro tassello che si aggiunge – ha concluso l’assessore – alle iniziative per la riclassificazione dei siti di interesse nazionale e alle azioni intraprese per chiudere le procedure di bonifica delle discariche oggetto di infrazione europea, oltre che ai programmi per il disinquinamento da amianto”.