Nelle sale dell’ex convento di San Domenico, per la prima volta, saranno esposti i reperti archeologici, portati alla luce nel corso delle campagne di scavi del progetto FArch- Ferrandina archeologica o rinvenuti fortuitamente in passato: dalle presse olearie del frantoio lucano del IV sec. a.C. fino alle tombe del VII sec. a.C. scoperte di recente. In particolare l’allestimento unisce sapientemente i reperti archeologici, a contenuti multimediali e ricostruzioni in 3D, e ripercorre le più importanti tappe della storia insediativa dell’area: dall’età arcaica, all’epoca lucana, passando per il Medioevo attraverso la ricostruzione virtuale del Castello di Uggiano, fino a giungere alla modernità produttiva del territorio nel nome della cultura dell’olivo.
Nato dalla proficua collaborazione tra UniBas-DiSU, Soprintendenza ABAP della Basilicata, Comune di Ferrandina, il museo multimediale è stato realizzato con le risorse del nel bando “Ultimo miglio” del GAL START 2020. Si tratta di un sistema di fruizione innovativo del patrimonio storico, culturale e agroalimentare del territorio, in grado di offrire, non solo una suggestiva esperienza turistico–culturale ma un vero viaggio interattivo nella storia di Ferrandina.
All’inaugurazione interverranno: Ignazio Mancini- rettore Università degli Studi della Basilicata, Francesco Canestrini – soprintendente ABAP della Basilicata, Leonardo Braico- presidente GAL START 2020.
A illustrare Maria Chiara Monaco- professoressa di archeologia classica UNIBAS, direttrice del progetto “FArch-Ferrandina archeologica” e Marica Berterame di effenovesrl.
Seguirà lo spettacolo teatrale “Impronte digitali”, a cura di Fargo produzioni, con Giuseppe Ragone e immagini di Nicola Ragone (se le condizioni meteo lo consentiranno).
Sarà possibile visitare gratuitamente il museo subito dopo il taglio del nastro, con ingresso regolato a gruppi di poche persone per volta, e nel successivo week-end nei seguenti orari 09-13 e 16-20.
Per via delle restrizioni Covid 19, la visita nel fine settimana sarà garantita a tutti coloro i quali avranno effettuato la prenotazione online su www.civicomafe.it. L’assenza di prenotazione non potrà assicurare l’ingresso in caso di saturazione degli accessi massimi consentiti per orario di visita. Come da normativa nazionale, si accede al museo solo se dotati di Green Pass.