Il Garante regionale per l’infanzia della Basilicata, Vincenzo Giuliano, in una missiva indirizzata al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, all’Ufficio Scolastico regionale per la Basilicata e al Presidente della Regione Basilicata, chiede che i docenti a tempo determinato e nominati sul sostegno siano confermati per gli anni successivi. Di seguito il testo integrale della lettera.
“Egregio Ministro, Egregia Dirigente, Egregio Presidente,
la continuità didattica è un valore per le studentesse e gli studenti con disabilità e, proprio per questo è una priorità per il mondo della scuola.
Nel corso degli anni, però, in relazione agli incarichi annuali si è assistito a non poter confermare i docenti nella stessa istituzioni scolastica.
L’insegnante di sostegno, per l’importante ruolo che svolge nella classe, per e con l’alunno disabile, è sicuramente la figura che dovrebbe essere maggiormente garantita allo studente in termini di continuità didattica.
In realtà la continuità didattica sulla carta è già un diritto. Nella pratica però l’obbligo di rispettare le graduatorie per gli incarichi annuali la rende non attuabile.
Sarebbe, pertanto, utile prevedere che i docenti a tempo determinato e nominati sul sostegno siano confermati per gli anni successivi (fino a 36 mesi) con la stipula di nuovi contratti a tempo determinato. Ciò costituirebbe un valido strumento di tutela per gli alunni disabili che avrebbero così la garanzia di poter lavorare con lo stesso insegnante dell’anno precedente, seppur nella precarietà dell’insegnante di sostegno.
D’altronde lo stesso D. Lgs. 13/04/2017, n. 66 (Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107) prevede all’art.14 che, al fine di agevolare la continuità educativa e didattica, possono essere proposti ai docenti con contratto a tempo determinato e con titolo di specializzazione per il sostegno didattico, ulteriori contratti a tempo determinato nell’anno scolastico successivo. Le modalità attuative devono essere definite con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ad oggi ancora non approvato.
Risulta, pertanto, necessaria l’adozione del suddetto provvedimento.
Al Presidente della Regione Basilicata, che legge la presente per conoscenza, chiedo, inoltre, che si faccia promotore nella Conferenza Stato – Regioni di questa sollecitazione che penalizza fortemente sia gli alunni che le loro famiglie”.