Per due giorni nelle prestigiose sale di Palazzo Malvinni Malvezzi che ha da poco aperto le porte al pubblico, oltre 90 aspiranti cantanti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alle audizioni che “La Camerata delle arti” ha promosso per arricchire il cast delle produzioni della prossima stagione: “La Traviata”, “Cavalleria rusticana”, “Carmen”, “Il barbiere di Siviglia” e “Don Giovanni”.
Gli incontri hanno impegnato candidati e componenti della commissione il 24 e 25 settembre scorsi. “Siamo orgogliosi di aver potuto svolgere questi appuntamenti in un luogo così suggestivo e ricco di storia, appena restituito alla collettività e riaperto proprio per una iniziativa legata al mondo della cultura. Alle audizioni hanno partecipato cantanti provenienti non solo da tutta Italia ma anche dalla Russia, il Giappone, Spagna, Bulgaria, Georgia, Germania e Cina – spiega il direttore artistico de La Camerata, Francesco Zingariello – a conferma che la qualità professionale a cui le nostre produzioni daranno spazio, resta il punto centrale della nostra attività in quella che, dopo la pandemia, rappresenterà la stagione della rinascita, anche attraverso nuove declinazioni espressive dei nostri spettacoli. Il progetto che ha portato alla fase di audizioni ha tra i suoi scopi principali la valorizzazione di cantanti lirici di sicuro talento ai quali viene offerta un’importante possibilità di realizzazione professionale”.
Il programma prevedeva che ogni candidato eseguisse, accompagnato dal maestro Piero Cassano, uno o più brani del ruolo o dei ruoli scelti a giudizio insindacabile della Commissione. I candidati che saranno ritenuti idonei saranno scritturati nelle produzioni programmate.
“Negli anni – prosegue Zingariello – abbiamo sempre riconosciuto grande spazio alla formazione di nuove generazioni di professionisti che nelle nostre produzioni hanno trovato il palcoscenico ideale per mettere a frutto i loro studi e avviarsi a una carriera professionisti di grande valore, partendo proprio dalla nostra Basilicata. Il riscontro che continuiamo a registrare – conclude – ci sostiene nell’attività che nemmeno durante la pandemia abbiamo mai interrotto e che adesso si appresta a riprendere con una stagione di altissimo livello musicale e culturale”.