Colpiti soprattutto i nuclei con più figli monoreddito che seppur potendo usufruire del 50% dal secondo figlio in poi vanno incontro ad una spesa certa di 6,24 a pasto con un totale annuo che si aggirerebbe intorno ai 1400 euro annui.
Una decisione di Giunta che tiene in piedi una suddivisione ISEE non al passo con i tempi ed alle difficoltà economiche delle famiglie del capoluogo.
Ci si chiede se sarebbe stato possibile intervenire differenziando meglio le fasce ISEE che attualmente livellano a 12 mila euro le famiglie inglobandole nell’importo massimo senza distinzione con chi ha la fortuna di avere redditi superiori.
Una scelta dell’amministrazione al governo della città che poteva essere condivisa in sede di Commissione nella quale si sarebbero potute studiare soluzioni più conformi al principio di capacità contributiva e progressività dettato dall’art. 53 della nostra Costituzione.
Consigliere comunale Movimento 5 Stelle
Marco Falconeri