“La crisi dei chip sta colpendo il settore automotive ormai da mesi. La carenza di semiconduttori ha pertanto avuto un impatto addirittura peggiore della pandemia da Covid-19 sulla produzione: nel giorno del tavolo automotive al ministero dello Sviluppo Economico, e a pochi mesi dalla presentazione del piano industriale, abbiamo appreso il dato di fatto certo, che la produzione nei sei stabilimenti italiani di Stellantis è diminuita del 46% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In gran parte il dato negativo è riconducibile ai differenti stop alla produzione causati dai problemi di fornitura dei semiconduttori. Noi chiediamo pertanto nuove garanzie, certezze occupazionali, produttive e per evitare che la crisi dei chip possa ritardare il debutto dei nuovi modelli del gruppo Stellantis”.
E’ il commento del Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera a margine dell’incontro tra Governo, Sindacati e Stellantis svoltosi ieri sera a Roma al Mise alla presenza dei Ministri dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il ViceMinistro Gilberto Pichetto Fratin e il responsabile del Lavoro Andrea Orlando, per Stellantis invece presente Davide Mele, referente per l’intera area Europa.
“L’azienda – dice Spera – ha riferito che Mirafiori diventerà un centro di competenza per l’elettrificazione del gruppo Stellantis: non solo la 500 elettrica, ma lo Stellantis Turin Manufacturing District con un unico processo di produzione per diversi modelli Maserati, in grado di integrare piattaforme, modelli e sistemi di propulsione differenti. I nuovi modelli Maserati arriveranno tra il 2022 e il 2024. L’attuale 500 full electric e la generazione futura con tutta la gamma di motorizzazioni elettriche faranno sempre a capo a Torino. L’assemblaggio delle Maserati Ghibli e Quattroporte sarà trasferito da Grugliasco a Mirafiori e nel sito alle porte di Torino resteranno lavorazioni di lastratura, fino al 2024.
L’ipotesi era emersa prima dell’estate, poi è arrivata la decisione ufficiale che nasce da due ordini di ragioni: da un lato la spinta verso la razionalizzazione dei costi impressa da Carlos Tavares, dall’altro i volumi di Maserati che non saturano il sito di Grugliasco. Stellantis ha confermato il lancio dei modelli previsti nel 2022, nonostante la crisi dei microchip: arriveranno il Grecale, che viene prodotto a Cassino e sarà presentato il 16 novembre, e il Tonale che sarà prodotto a Pomigliano da marzo 2022 e commercializzato da giugno del prossimo anno. La nuova piattaforma full electric per Maserati a Mirafiori si chiamerà Folgore. Mirafiori dunque, dove il Gruppo ha investito due miliardi di euro negli ultimi anni, e dove Stellantis produce le Fiat 500 full electric, diventa polo di riferimento per la gamma Maserati che aspetta il lancio delle versioni elettriche di Gran Cabrio e Gran Turismo. Da inizio anno a Torino sono state prodotte nel complesso oltre 54mila autovetture, per il 78% si è trattato di 500 bev, modello di punta della strategia di elettrificazione del Gruppo. L’azienda – prosegue il leader Ugl, Spera – è al lavoro per ruolo strategico Italia e sta lavorando con determinazione e velocità per anticipare e supportare la transizione energetica di tutti i suoi siti industriali italiani, con l’obiettivo di garantirne la sostenibilità attraverso il miglioramento delle loro performance e per far giocare al Paese un ruolo strategico tra i principali mercati domestici del Gruppo.
Quanto avvenuto oggi, se pur è il prosieguo dopo il primo dialogo del 15 giugno, ha rappresentato per l’Ugl si un segnale dell’impegno di Stellantis in Italia ma, vogliamo ancora capire bene e entrare nei dettagli sito per sito, se ci saranno esuberi del personale e di capire bene se ci saranno delocalizzazione di produzione verso altri paesi. La decisione su Grugliasco segue l’annuncio della riorganizzazione su Melfi, primo stabilimento a cui è stata assegnata una delle nuove piattaforme produttive del Gruppo per i modelli elettrici ed ibridi, e la decisione di costruire a Termoli, focalizzata attualmente sulla produzione di motori endotermici, la gigafactory che sarà installata in Italia e, anche su tale sito vogliamo delucidazioni chiare.
Il polo di Torino, grazie alla salita produttiva della Fiat 500 elettrica, è l’unico stabilimento italiano, insieme a Modena, che probabilmente riuscirà a chiudere la produzione con volumi più alti rispetto al 2020, l’anno nero del Covid ma l’Ugl vuole chiarezza su quanta e quale produzione effettiva di auto 500 sarà prodotta. L’Ugl metalmeccanici – conclude Spera – ribadisce quindi di proseguire in questo dialogo, di volere confronti mirati da subito a partire da Mirafiori e per ogni altro singolo sito italiano, con l’obiettivo di costruire assieme a tutte le parti sociali le condizioni per garantire un futuro luminoso conditio da garanzie, certezze occupazionali e produttive che ad oggi per l’Ugl non si intravedono”.