DUETTANGO, Tributo ad Astor Piazzolla, il 24 ottobre 2021 ore 20,00 a Matera nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi. Protagonisti d’eccezione Cesare Chiacchiaretta (bandonèon) e Filippo Arlia (pianoforte) nell’ambito della stagione di concerti 2021 del Lams Matera, in occasione della prima Giornata Nazionale dello Spettacolo.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, solo con green pass, inizio concerto ore 20.00
Dopo il successo dei concerti tenutisi in estate, non solo a Matera, ma anche a Montescaglioso, Nova Siri, Pomarico, che hanno visto protagonisti artisti affermati come Fabrizio Bozzo, Julian Oliver Mazzariello, Andrea Lucchi, l’Orchestra di Matera e della Basilicata (sostenuta da Ministero per la Cultura – FUS), i giovani e giovanissimi vincitori del “Premio Lams Matera” Festival/Contest Internazionale per giovani musicisti, diversi ensemble, l’allestimento della Vedova Allegra (in collaborazione con Lucania Arte Teatro), il MATERA MUSIC FESTIVAL – festival musicale internazionale nei luoghi d’arte e sacri di Matera e della provincia inizia la tranche finale della programmazione 2021 con un concerto straordinario: DUETTANGO – un duo formato da 2 artisti straordinari, Cesare Chiacchiaretta e Filippo Arlia (rispettivamente al bandonèon e al pianoforte).
Duettango nasce nel 2008 grazie ad un’intuizione del pianista e direttore d’orchestra Filippo Arlia, Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “P.I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese e Direttore principale dell’Orchestra Filarmonica della Calabria. Il duo vede al bandoneon Cesare Chiacchiaretta, considerato dalla critica di settore uno dei migliori interpreti al mondo della letteratura di questo strumento.
Duettango ha tenuto più di duecento live in Europa e in America, calcando palcoscenici di prestigio storico come la sala Sala Scarlatti di Napoli, la S. Katherine Concert Hall di Vilnius, il Festival Internazionale di Castelfidardo. L’idea del duo è quella di unire due strumenti a prima vista per niente simili come il pianoforte e il bandoneon, che fino ad oggi nella letteratura di Astor Piazzolla sono sempre stati due elementi di un sestetto o almeno di un quartetto dove il pianoforte recitava tristemente la parte di un nobile comprimario e il bandoneon dialogava in maniera costante solo ed esclusivamente con il violino.