L’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo dopo l’incontro organizzato dalla Cgil a Matera nei giorni scorsi per fare sintesi sul futuro della Valbasento, annuncia un prossimo incontro pubblico sul tema e comunica, in sintesi, che gli uffici del Dipartimento stanno lavorando all’Avviso Pubblico con una dotazione finanziaria di 14 Meuro (in dirittura d’arrivo) che mira proprio a promuovere la realizzazione di Piani di Sviluppo Industriale per il rilancio della Val Basento.
Lo scopo dell’ Avviso Pubblico – è spiegato in una nota – è finalizzato sia ad aumentare il livello di competitività delle imprese già insediate nell’area Val Basento attraverso la ristrutturazione delle loro attività mediante interventi di riposizionamento strategico sui mercati, ma soprattutto quello di attrarre nuove attività imprenditoriali nell’area industriale della Val Basento, dotate di significativa valenza in termini di occupazione oppure di investimenti programmati ovvero di tasso di innovazione tecnologico-produttiva.
Inoltre, la Regione Basilicata ha candidato il polo logistico di Ferrandina quale Zona Franca Doganale. Tale area è stata già ritenuta idonea dalla Agenzia delle Dogane al netto di alcuni interventi da realizzare stimati in circa 4 Meuro di cui la Regione ha già programmato la disponibilità finanziaria. Il Consorzio industriale di Matera sta predisponendo il progetto che dovrà essere presentato dal Comitato di Indirizzo della ZES all’Agenzia delle Dogane per completare la candidatura entro fine anno.
.Quanto alla ZES Jonica l’assessore precisa che alla Basilicata saranno assegnate “grazie all’incessante impegno di interlocuzione istituzionale che ho svolto anche che in qualità di coordinatore vicario della Commissione per lo Sviluppo Economico delle Regioni, 50 Meuro per infrastrutturazione aree ZES. Tra gli interventi candidati dalla Regione sui 630 Meuro del PNRR dedicati alle ZES oltre alla infrastrutturazione delle aree ZES di Tito, Jesce, La Martella, Matera, Melfi (è il caso di evidenziare che le infrastrutturazioni in questa area sono importanti perchè le aree ZES ricadono ad oggi tutte in aree agricole non infrastrutturate o lottizzate), è stata candidata per 45 Meuro la Piattaforma logistica Val Basento. Questo intervento prevede la realizzazione di un hub logistico integrato nell’area della Val Basento in Provincia di Matera e afferisce all’ambito della mobilità quale volano per lo sviluppo del territorio e per la competitività delle imprese e l’attrattività delle aree ZES. Nello specifico l’intervento mira alla implementazione di un centro di stoccaggio, frigoconservazione, prima lavorazione e spedizione nel settore ortofrutta, a beneficio sia delle aziende lucane che di quelle pugliesi ubicate sul litorale jonico e in generale nel metapontino. Sono previste opere infrastrutturali (adeguamenti rete ferroviaria + parziale upgrade dell’aviosuperficie di Pisticci) e implementazione dei servizi del Hub logistico.
Si evidenzia, inoltre, la necessità di prevedere, come più volte sollecitato ai tavoli nazionali, l’inserimento di una norma che consenta una procedura di aggiornamento flessibile dei Piani di Sviluppo Strategico delle aree ZES in quanto ad oggi –sottolinea Cupparo – la legge non prevede alcun meccanismo di aggiornamento del PSS sia in termini di contenuti della strategia che di perimetrazione (come ad esempio aggiornamenti catastali e altro). Questa previsione normativa si rende assolutamente necessaria anche a seguito delle criticità emerse in fase attuativa quando dovevano essere fornite le particelle catastali beneficiarie delle agevolazioni del credito di imposta.
A cominciare dalla governance, ormai tutta centralizzata, per proseguire con la nomina del commissario straordinario della ZES Jonica (il precedente è decaduto), ci sono numerosi problemi da risolvere nell’interlocuzione con il Governo e i Ministeri sulle effettive misure di attrattività delle ZES atteso che le stesse non possono limitarsi a meri incentivi disconnessi e non cumulabili tra loro. La Regione Basilicata, nell’ambito delle sue competenze, con apposita legge ha previsto l’esenzione dell’IRAP quota regionale per le tre esercizi finanziari consecutivi per nuove attività imprenditoriali che si insediano in aree ZES regionale. Inoltre considerato che la materia delle ZES ormai sembra centralizzata a livello statale, noi difendiamo un principio: le politiche industriali di una regione, la scelta dei settori prioritari su cui investire, non può prescindere da un protagonismo delle Regioni che rappresentano i territori locali e a cui è delegata per norma la materia in questione.
Dunque la situazione è complessa e – conclude Cupparo – richiede ancora molto lavoro ed impegno in continuità con quanto già fatto ma in primo luogo richiede un atteggiamento responsabile da parte di tutti i soggetti sociali invece di ricorrere a polemiche inutili e gratuiti attacchi strumentali. Ma sono certo che imprenditori e popolazioni locali sapranno giudicare con maggiore serenità ed obiettività il nostro operato.