In merito al bando del PNRR sul finanziamento di un impianto di trattamento della frazione organica vorrei fare alcune precisazioni.
Si tratta di un bando come già detto di riconversione e ammodernamento di impianti già esistenti o di nuova creazione. Un bando, come tutti quelli del PNRR con tempi molto serrati, pubblicato a metà dicembre e le cui domande di finanziamento, anche senza progetto, devono pervenire dagli enti locali entro metà febbraio 2022.
Nei giorni scorsi si è discusso molto sulla sua collocazione presso l’area della discarica a La Martella, dando per certe scelte, come fossero già approvate. Vorrei subito precisare che questa collocazione ha dall’inizio rappresentato solo una delle ipotesi in esame, insieme ad altre che da vari giorni l’amministrazione sta considerando. Gli assessori al ramo che ringrazio per essersi subito adoperati, l’assessore all’innovazione Angelo Cotugno e l’assessore all’ambiente Giuseppe Digilio e hanno approfondito il bando e hanno avviato preliminari confronti tecnici con i dirigenti ingegneri comunali, con il Ministero della Transizione Ecologica, con la Regione ed Egrib a cui rimane in capo la cabina di regia. Il confronto, ancora in fase iniziale, si è esteso a consiglieri nelle ultime commissioni.
Il bando ci offre l’opportunità di un finanziamento che ci permetterebbe di affrontare una questione annosa, la gestione della frazione organica, attualmente trasportata e altrove, con alti costi e soluzioni insostenibili per l’ambiente.
Non intendo in questa sede soffermarmi sulla bontà e/o utilità di un impianto che produce biometano dalla frazione organica, posso solo rappresentare il fatto che è opportuno insistere su un cambio di rotta radicale, che passa dalle comunità energetiche rinnovabili come quella il cui iter è partito anche a Matera con delibera di giunta del 21 gennaio. Sono convinto che si debbano perseguire soluzioni integrate, con compostiere di comunità diffuse e capillari, per un vero futuro sostenibile. Occorre ridurre e valorizzare il più possibile la frazione organica prima che arrivi negli impianti di trattamento, attraverso compostiere domestiche, compostiere di comunità e in una visione di economia circolare creando lombricolture per generare reddito. Tutto questo rappresenta la nostra visione. Naturalmente i processi di biodegradazione aerobici sono più lenti rispetto ai ritmi a cui è abituato il cittadino-consumatore medio e richiedono molto spazio. Per una città che deve gestire circa trenta tonnellate di rifiuti organici, e parliamo di rifiuti locali e non regionali, con ristoranti e sale ricevimenti ancora non pienamente a regime a causa della pandemia, pensare in modo esclusivo ed esaustivo, solo a sistemi del genere equivale a fare demagogia. La gestione dei rifiuti va affrontata in modo pragmatico e organico a livello locale e regionale, con strategie condivise, tenendo conto dei riferimenti normativi regionali.
All’inizio di questo percorso decisionale di candidatura, se pure senza un progetto da presentare e nonostante i ritmi serrati imposti dal PNRR, ho voluto incontrare una rappresentanza dei cittadini residenti del Borgo La Martella nella giornata di sabato, con me c’erano assessori e consiglieri. Ho preso atto del loro stato d’animo, delle loro preoccupazioni, angosce fomentate da oltre trent’anni hanno, nei quali hanno subito il fardello di una vera e propria bomba ecologica quale è stata per tutti i materani, la discarica, dove veniva conferito il rifiuto urbano indifferenziato tal quale. I rifiuti erano di tutta la comunità ma la bomba ecologica era però vicino le loro dimore. Ho ricordato loro quando nel 2014, all’interno della medesima forza politica che mi ha candidato a sindaco della città di Matera, sono stato il primo firmatario della Petizione Europea che chiedeva la chiusura della discarica di La Martella e interruzione di ogni attività per l’avvio di una bonifica che è ancora in corso e lo sarà per tanto altro tempo ancora.
Dopo l’incontro con i residenti, sentito il parere positivo di tutte le forze politiche che compongono la mia maggioranza ho deciso di scartare l’ipotesi della collocazione dell’impianto di trattamento dell’umido presso la Discarica de La Martella, puntando sulla ricerca e valutazione di altre aree della città e del tessuto extraurbano, assumendomi la piena responsabilità di questa scelta e con l’incognita di non ricevere il punteggio adeguato per il finanziamento.
Come detto in altre occasioni, intendo optare per le scelte che ritengo migliori, non è detto che siano le più giuste, ma comprendo lo stato psicologico dei cittadini, al di là della bontà o meno dell’impianto.
Ciò che non posso però accettare è che in fase ancora preliminare, siano state diffuse inesattezze e falsità in modo del tutto strumentale, volte a cavalcare e sfruttare la paura della popolazione, ordinanze del Sindaco già firmate, rifiuti organici in arrivo dall’intera Regione, “gas fossili” e altre invenzioni che risultano ancora più gravi quando di mezzo c’è la salute e la paura dei cittadini.
Esprimo un ringraziamento a tutti quei consiglieri, sia di maggioranza, sia di minoranza che nelle prime due Commissioni, in modo costruttivo, hanno difeso la verità e si sono sforzati di mantenere un dialogo quanto più possibile pragmatico e costruttivo. Il PNRR ci offrirà una serie di opportunità di finanziamento e poco tempo a disposizione, questa amministrazione ha già portato a casa importanti risultati come il PINQUA e il Parco del Campo, auspico che ci si possa sforzare di ricercare sempre un confronto aperto, democratico, partecipato all’interno e all’esterno del Consiglio Comunale. Come l’ho voluto personalmente sabato con i cittadini del Borgo La Martella.