Il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Basilicata, Vincenzo Giuliano, condividendo l’importanza della richiesta pervenuta dal coordinatore dell’Unione degli studenti della Basilicata, Armando Mastromartino, ha inviato una nota agli assessori alla sanità e alle politiche dello sviluppo e al direttore generale dell’Asp chiedendo di promuovere ogni attività utile alla istituzione nella nostra Regione di una Unità di Monitoraggio continua del contagio Covid-19 per gli Studenti di tutte le Classi di istruzione lucane per la tutela della Salute dell’intera comunità scolastica di Basilicata.
In merito alla nuove regole introdotte dopo le vacanze natalizie per un rientro a scuola in sicurezza, il Garante ha evidenziato, inoltre, che “le stesse dovrebbero essere riviste quanto prima. In particolare bisogna evidenziare – ha scritto – che attualmente non c’è nessuna differenza tra vaccinati e non, tra guariti e non: nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria tutti i bambini vanno in quarantena per 10 giorni rispettivamente con 1 o 2 casi di positivi in classe. Un alunno vaccinato, se ha un contatto stretto in ambito scolastico, deve andare in quarantena per 10 giorni come un minore non vaccinato o guarito da Covid da più di 120 giorni, o che non ha mai avuto il virus. Alla luce di questo, viene da chiedersi in che modo possiamo promuovere la vaccinazione tra i bambini, se in effetti l’essere vaccinati non comporta alcun beneficio. Bisogna quindi diversificare i provvedimenti in base allo stato di vaccinazione delle persone, bambini compresi, anche a scuola”.
“Un’altra misura da rivedere – ha continuato – è quella dei tamponi ai tempi T0 e T5. Le conseguenze del tampone a T0 sono drammatiche: centinaia di genitori che si precipitano a far fare il tampone ai propri figli e che si assentano dal lavoro per assisterli in Dad; centinaia di classi finiscono in quarantena; centinaia di insegnanti non possono andare al lavoro; centinaia di presidi con il loro personale di segreteria iniziano ad occuparsi di burocrazia Covid-related e lavorano senza sosta per cercare di fare andare avanti al meglio la propria scuola. Infine, centinaia di bambini senza nessun sintomo si ritrovano chiusi in casa, con due lockdown alle spalle, interrompendo quindi scuola, attività sportiva, incontro con gli amici, catechismo, percorso terapeutico (bambini con disabilità/disturbi e adolescenti che presentano disagi psicologici emersi proprio a seguito di questa pandemia). Se pensiamo che queste misure di tracciamento vengono ripetute ogni 10 giorni e ogni volta che si verifica la presenza di un positivo in classe, viene lecito pensare che non si può continuare così fino a giugno”.
“Attualmente in Basilicata – ha proseguito – ancora non è possibile fare il tampone in farmacia in modo gratuito: ancora la piattaforma per medici e farmacie non è attiva. Dunque, niente tampone gratuito per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, ma soltanto a prezzo calmierato. Da segnalare anche l’ingiusta divisione tra tampone gratuito per la fascia 12-18 e i bambini più piccoli: le famiglie hanno bisogno di poter fare in modo gratuito i tamponi ai propri figli, a prescindere dalla loro età. Un gruppo di pediatri inoltre si fa promotore della richiesta di interrompere la strategia di tracciamento basata sulla determinazione a T0 e T5, in quanto essa produce un uso fuori controllo dei tamponi. Essi chiedono anche lo stop ai tamponi di fine isolamento e quarantena, come già accade in altri paesi (ad esempio negli Stati Uniti) e alle quarantene lunghe 21 giorni. Questi pediatri chiedono di poter essere loro stessi a decidere chi inviare a tampone e chi no, per non generare allarmismi tra gli asintomatici e sedare questa situazione di panico generale che si è scatenato dopo l’ultimo aumento dei contagi per Omicron”.
“È sbagliato – ha concluso – paragonare il Covid 19 ad una mera influenza, ma è ancora più sbagliato sospendere le nostre esistenze o vivere male per via della pandemia. Abbiamo una importante risorsa grazie ai vaccini: è ora che i nostri bambini e ragazzi, nonché scuole e famiglie, possano tornare alla serenità che meritano grazie alla copertura vaccinale. Pertanto in considerazione di quanto sopra esposto si confida in un impegno da parte delle SS.LL a farsi promotori presso il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione pubblica per una revisione delle regole in materia di vaccinazione e di procedure per l’esecuzione dei tamponi per i bambini ed i ragazzi che frequentano tutte le Classi di istruzione, al fine di garantire loro una maggiore sicurezza e tranquillità nelle attività scolastiche”.