“La nuova fermata dello stabilimento Stellantis di Melfi sino al 21 febbraio prossimo, sempre a causa della mancanza di approvvigionamento di semiconduttori, rafforza l’iniziativa della Regione che il Presidente Bardi ha assunto in Conferenza Stato – Regioni per inserire nel PNRR il Piano strategico del Polo dell’automotive di Melfi che consenta di potenziare gli investimenti in ricerca e innovazione tecnologica, migliorare il contesto insediativo dell’area industriale, attivare la ZES al fine di attrarre investimenti di nuove imprese, rafforzare infrastrutturazione trasportistica dell’area”. Lo sostiene l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo ribandendo “l’impegno a seguire questa nuova e delicata fase che riguarda i programmi Stellantis per Melfi”.
“È necessaria – aggiunge – una particolare attenzione sulla strategia del gruppo automobilistico e sugli effetti che produce in Basilicata e al Sud. Non si possono sottovalutare le valutazioni di ambienti industriali del Nord che contestano a Stellantis scelte ‘troppo meridionaliste’ sino a parlare di ‘una strategia a trazione meridionale, lontana dalle dinamiche e dalle logiche della componentistica nazionale che insiste fra l’Emilia-Romagna e il Veneto, la Lombardia e il Piemonte’. Per questo condivido e sostengo l’azione avviata dal Ministro per il Sud Mara Carfagna per testimoniare la nuova energia con cui il governo sta affrontando la questione dei divari e della coesione, con l’obiettivo di chiudere la stagione dei sussidi per accendere nel Mezzogiorno un secondo motore del Pil, quello che è mancato negli ultimi vent’anni e che è all’origine del distacco italiano dall’Europa in termini di crescita, lavoro, istruzione, servizi. Specie nel settore dell’industria la Basilicata dove sono presenti grandi gruppi di dimensione internazionale non può accettare ridimensionamenti e battute di arresto”.
“La posizione della Giunta Bardi – afferma Cupparo – è rivolta a chiedere al Governo di sostenere il settore con provvedimenti mirati per la riconversione delle produzioni attraverso investimenti in transizione digitale ed ecologica, per il miglioramento continuo dei processi produttivi e al fine di saturare la capacità produttiva degli stabilimenti italiani, a partire da quello di San Nicola di Melfi: in altri termini è doveroso considerare, nel quadro del prossimo Piano nazionale per il rilancio e resilienza, il quadro d’insieme che il settore necessita in questa particolare e delicata fase di transizione con il rafforzamento dello stabilimento di Melfi e il suo radicamento permanente sul territorio. Dobbiamo essere pronti a candidarci ad ospitare uno degli otto impianti di produzione di chip in Europa che la Commissione Europea sta definendo con un investimento diretto di 10 miliardi di euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 5 provenienti da investitori privati e altri 30 da programmi come il Next generation Eu e Horizon. Alcune grandi aziende sono già all’opera per sfruttare l’occasione. L’obiettivo è mettere in sicurezza l’intera catena di approvvigionamento di semiconduttori, evitare altri shock all’economia europea e garantire che l’Europa si assicuri una quota di un mercato globale in rapida crescita e sempre più centrale come per Stellantis a Melfi”.