La “Città della Pace” di Scanzano Jonico può essere un’opportunità per il territorio del Metapontino e va, dunque, evitato che si trasformi in un’altra cattedrale nel deserto con annesso sperpero di soldi pubblici.
E’ questa la posizione del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, sulla vicenda del centro di Scanzano Jonico, la cui delibera per il completamento è ancora in attesa di essere adottata dalla Regione.
“In un momento storico come questo – ha dichiarato Marrese – caratterizzato dall’arrivo di donne e bambini che fuggono dall’Ucraina, la vicenda della Città della Pace è emblematica. La struttura, infatti, avrebbe potuto essere un gioiello dell’accoglienza per chi fugge dalla guerra.
Per evitare il rischio che si trasformi nell’ennesima cattedrale nel deserto e che i fondi stanziati non raggiungano gli scopi prefissati credo sia urgente che la Regione Basilicata adotti al più presto una decisione, anche per dare a questa struttura la possibilità di diventare una concreta opportunità per il territorio”.
Infine, Marrese intravede nel definitivo completamento della Città della Pace anche “un’arma in più per allontanare dal nostro territorio il rischio dell’allocazione del deposito unico delle scorie nucleari”.