In questa giornata di pace mi trovo mio malgrado costretto a ribadire ciò che ritenevo essere ovvio.
Anche oggi, nella giornata internazionale del multilateralismo e della diplomazia per la pace, abbiamo il dovere di dimostrare tutta la nostra solidarietà verso i fratelli ucraini che senza alcuna colpa sono vittime di un’aggressione ignobile che non può esser giustificata in alcun modo.
In modo più che legittimo sino ad oggi l’Italia, nel pieno rispetto della Costituzione, ha sostenuto il popolo ucraino, aggredito ingiustamente, tramite l’accoglienza dei rifugiati, l’invio di sussidi materiali e l’invio di armi per difendere i propri diritti e la propria vita. L’uso della forza come strumento di autodifesa a presidio dei diritti dell’uomo è un atto legittimo. Sostenere il contrario equivale a sostenere l’ignobile attacco dell’esercito russo.
Martedì 26 aprile il Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres incontrerà prima a Mosca il presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin e poi a Kiev il presidente ucraino Vladimir Zelensky con l’intento di trovare una soluzione diplomatica ad un confitto che dura da oltre due mesi e miete migliaia di vittime innocenti. La diplomazia in questo momento è fondamentale, ma il dialogo funziona se si conduce in una condizione di parità tra le parti. Senza armi all’Ucraina, questa parità nelle trattative diventa un’utopia.
Domani 25 aprile 2022, Azione e +Europa saranno presenti a Roma in Largo di Torre Argentina dalle 9:30 con le associazioni partigiane e gli ucraini in Italia per ribadire un concetto che negli ultimi giorni è stato troppo spesso messo in discussione e che ci tengo a rivendicare con forza: “LA RESISTENZA UCRAINA È LA NOSTRA RESISTENZA”.