“ll cyberbullismo rappresenta un fenomeno che coinvolge sempre più preadolescenti e adolescenti; si realizza su internet talvolta causando danni violenti come: difficile reperibilità, indebolimento delle remore etiche o assenza di limiti spazio-temporali. Prestare molta attenzione, per l’Ugl il fenomeno induce i giovani ad assumere atteggiamenti connotati da intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e violenza. Ben vengano allora iniziative e seminari di certa rilevanza nei territori affinché si possano scongiurare tali fenomeni”.
E’ quanto ha detto Pino Giordano dell’Ugl Matera a margine del seminario dal titolo ‘Fuori dal Silenzio’ svoltosi presso la Sala consiliare del Comune di Policoro, organizzato dalla Prof.ssa Rosa Mastrosimone Presidente Centro Italiano Antiviolenza (CE.IT.A) Athena.
“Tanti ospiti che hanno contribuito all’evento, dove a parere dell’Ugl – dice Giordano – la partecipazione del Maggiore dei Carabinieri, dott. Gianfranco Di Sario indica che l’Arma dei Carabinieri sta investendo molto su questi progetti concentrando l’attenzione sui fenomeni legati al cyberbullismo, sia sotto il profilo del contrasto ma soprattutto su quello della prevenzione. La nostra O.S. è fermamente convinta che l’Arma dei Carabinieri deve continuare a perseguire tali obbiettivi mediante incontri periodici nelle scuole primarie e secondarie, proponendo una campagna di prevenzione dei fenomeni quali bullismo e cyberbullismo che, purtroppo, riguardano con sempre maggiore frequenza anche gli infra-quattordicenni.
Il prevaricatore vuole prendere di mira chi è ritenuto ‘diverso’, solitamente per aspetto estetico e mentale, timidezza, orientamento sessuale o politico, abbigliamento ritenuto non convenzionale e così via. Gli esiti di tali molestie sono, com’è possibile immaginarsi a fronte di tale stigma, l’erosione di qualsivoglia volontà di aggregazione e il conseguente isolamento, implicando esso a sua volta danni psicologici ne analiticamente indifferenti, come la depressione o, nei casi peggiori, ideazioni e intenzioni suicidarie. Spesso i molestatori, soprattutto se giovani, non si rendono effettivamente conto di quanto ciò possa nuocere all’altrui persona ed è stato questo il motivo per cui il Centro Italiano Antiviolenza (CE.IT.A) Athena ha organizzato il seminario a cui ha partecipato su invito ricevuto, l’Ugl Matera. Tutto ciò è segno del tempo difficile che stiamo vivendo, del malessere complessivo che i nostri giovani avvertono da tempo, e che si è acuito con l’isolamento, come ci segnalano gli stessi studenti. Un malessere a cui stiamo rispondendo anche con la partecipazione – continua Giordano – che non può essere derubricato ad un fatto personale e che riguarda in particolare gli strumenti digitali: quasi il 30% dei bambini sono stati oggetto o hanno percepito messaggi di odio.
È un problema soprattutto di responsabilità da parte delle persone utilizzando gli strumenti digitali. Plaudiamo alle affermazioni fatte dal Presidente della Provincia di Matera, Avv. Piero Marrese il quale ha dichiarato che tale seminario rappresenta un grande conforto per l’opinione pubblica in quanto indica la preoccupazione delle istituzioni rispetto a tale fenomeno: esse, invero hanno un impatto forte sulla società e devono intervenire soprattutto quando si parla di giovani. Dobbiamo fare la nostra parte nel sociale – conclude Giordano -, incontrare i ragazzi e parlare con loro. Perchè all’origine di molti fenomeni c’è la solitudine e la mancanza di attenzione. Condividiamo con Marrese il pensiero sulla scuola – avverte il sindacalista dell’Ugl – dove giustamente deve essere un luogo in cui ci sia discussione su questo. Abbiamo fatto tanti interventi che avevano tutti come obiettivo quello di riportare la scuola al centro delle comunità”.