“Finalmente c’è il progetto per il completamento della pista ‘Enrico Mattei’ di Pisticci”. A dirlo in un post su facebook dello scorso 1° giugno il presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito Bardi.
“Vogliamo creare nuove opportunità di investimento”, perchè “quelli di prima hanno speso due milioni di euro dal 2015 al 2019 nell’aeroporto di Pontecagnano, a Salerno. Noi investiremo la stessa cifra, ma in Basilicata, per l’adeguamento, l’ammodernamento e il potenziamento dell’aviosuperficie Mattei che potrà diventare finalmente aeroporto di aviazione generale. Una bella notizia per il materano e per tutta la Basilicata. Seguirò personalmente – e insieme all’Assessore Merra – tutto l’iter per arrivare finalmente all’obiettivo tanto agognato. La Basilicata avrà finalmente il suo aeroporto. Dopo decenni di chiacchiere”.
Se alle parole seguiranno i fatti vedremo. Intanto è forte la richiesta che proviene da tutti i settori imprenditoriali lucani, dell’alto cosentino e del ginosino. Un collegamento aereo con gli aeroporti di Roma e/o di Milano, non c’è dubbio alcuno, aumenterebbe in maniera esponenziale i flussi turistici ed economici non solo con il nord Italia, ma anche con i paesi dell’Europa, degli Stati Uniti, del medio-oriente.
Come succede in Puglia, ove si registrano importantissime presenze turistiche lungo tutta la costa pugliese, cui vanno aggiunti i tanti fedeli di San Nicola provenienti dai paesi orientali. Un santo cui sono molto devoti soprattutto i russi di rito greco-ortodosso.
Importanti flussi turistici canalizzati da collegamenti aeroportuali low coast, che fanno base a Bari, Brindisi e Foggia, cui va aggiunto lo scalo commerciale di Grottaglie, ove atterrò lo stesso leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, quando a marzo del 2019 venne in Basilicata a sostenere la candidatura di Vito Bardi a presidente della Regione. Nel fare un sopralluogo all’aviosuperficie Mattei di Pisticci, l’ex presidente del Consiglio disse che “è impensabile che in Basilicata non ci sia un aeroporto. Non è pensabile, aggiunse, che i turisti, per venire in Basilicata, debbano arrivare in aeroporti che sono fuori regione”.
“Perciò occorre rafforzare anche le infrastrutture viarie per attrarre più persone dall’Italia e dall’Europa, partendo anche dal brand Matera capitale della Cultura”. Aggiunse che era disponibile a partecipare economicamente alla sua realizzazione. Poi, parlando di Matera, disse che era altrettanto “impensabile che, ben che vada, la ferrovia arrivi nella città dei Sassi non prima del 2026”.
Anche Francis Ford Coppola, in una intervista rilasciata lo scorso anno ad un giornale economico milanese, aveva annunciato l’intenzione di voler contribuire a “potenziare lo scalo di Pisticci, creando quello che in America chiamiamo flight base operator, una società che gestisca i servizi aeroportuali e faciliti i collegamenti soprattutto dall’America. Ho già trovato il nome AirFrancis”.
Non v’è alcun dubbio che l’implementazione della pista darebbe, inoltre, un forte impulso alla ZES, rappresentandone il suo sbocco naturale, perché molte aziende potrebbero essere fortemente stimolate ad investire in Valbasento.
Le Zone Economiche Speciali sono strumenti di accelerazione dello sviluppo economico. Alle aziende ricadenti nella zona perimetrata vengono concesse agevolazioni per la riduzione degli oneri IRAP, misure a favore delle start up innovative; incentivi per i lavoratori svantaggiati, nonché per attività di trasferimento tecnologico e prima industrializzazione. Esse connettono zone a vocazione industriale/logistica con aree portuali di rilevanza nazionale ed internazionale come Taranto, con particolare se non esclusiva attenzione alle regioni del mezzogiorno di Italia.
Pino Gallo