Con deliberazione di Giunta del 27 giugno 2022 si è integrato il regolamento del Piano del Verde con la possibilità di affidare le aree pubbliche verdi, oltre che alle ai cittadini e alle imprese, anche alle Associazioni e agli enti del Terzo Settore. Un’innovazione che anticipa quello che accadrà con il regolamento dei Beni Comuni. Un’idea di governance del territorio che include tutti, premiando il senso di partecipazione, nella misura in cui ci si organizza per sentirsi ed essere sempre più comunità partecipe.
Con la delibera proposta dall’assessorato al verde, tutte le Associazioni, dunque, nell’ambito delle loro attività statutarie, potranno utilizzare gli spazi comuni, garantendo la manutenzione, la custodia e la cura delle aree adottate, svolgendo anche le proprie attività statutarie.
Un’esperienza che va incontro ad un senso di appartenenza collettivo del verde pubblico, che a Matera ha avuto modo di essere sperimentata con l’affido dell’oliveta comunale di Agna le Piane all’Associazione Slow food rappresentando una buona pratica col coinvolgimento di associazioni volontarie, cittadini e studenti, che ha premiato il lavoro e la nascita di una cooperativa di giovani disoccupati impegnati nelle attività di potatura, della raccolta delle olive e nelle attività agricole.
Gli spazi verdi, dunque, attraverso una collaborazione diretta tra Associazioni e Comune, da patrimonio spesso inutilizzato, ritornano ad essere bene comune nella disponibilità dei cittadini e delle Associazioni che avranno il compito di custodirli, manutenerli rendendoli maggiormente fruibili.
“Una visione della città – sottolinea l’assessore Giuseppe Digilio – che inverte il paradigma nel rapporto tra cittadini ed istituzioni e che basa la propria stessa essenza in una continua ricerca di collaborazione. Collaborazione che si sostanzia in un rapporto orizzontale di reciproca attenzione rispetto ai servizi erogati, fruibilità degli spazi e risposte socio economiche. L’ecosistema cittadino, il cui bilancio finale, a differenza di quanto avviene per l’ecosistema naturale, è quasi sempre squilibrato in favore del pubblico a discapito del privato. Con questi piccoli segnali di partecipazione e di collaborazione si riduce il divario tra pubblico e privato, almeno per quel che riguarda la fruizione e l’utilizzo degli spazi. L’idea di aprire, quindi, alla collaborazione con il mondo associativo, offrendo la possibilità di occupare spazi comuni, nel rispetto delle finalità urbanistiche ed ecologiche delle aree, è un primo passo per migliorare la qualità della vita, cogliendo, tra l’altro, l’opportunità di un facile raggiungimento di un equilibrio più sostenibile fra città, sistema urbano, aree pubbliche, ambiente e Amministrazione. L’assessorato all’ambiente e alla sostenibilità rimane a disposizione dunque per ricevere proposte di affidamento da parte di associazioni ed enti del terzo settore per le aree verdi che saranno poi prese in considerazione dagli uffici e dalla Giunta, scrivendo a: ambiente@comune.mt.it“
“Si tratta di un percorso innovativo – spiega il Sindaco Bennardi – che certamente va verso la direzione di considerare le aree urbani tutte, comprese quelle verdi, come beni comuni da tutelare ma anche da vivere e curare insieme, con attività educative, sociali e culturali che ora potranno essere svolte anche dagli enti del Terzo Settore.”