Venerdì 29 e sabato 30 luglio 2022 al via la 26^ edizione del Pollino Music Festival con performance inedite e live set esclusivi che iniziano al tramonto immersi nella splendida location, inaugurata lo scorso anno, del Giardino di Mulino Iannarelli, a San Severino Lucano (PZ), nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.
Dub Fx & Paolo Baldini DubFiles, Alioscia aka BBDai (Casino Royale), Max Casacci, go-Dratta, Robert Bisha, tra gli artisti che suoneranno presso il Mulino Iannarelli, incastonato tra la cornice dei monti del Parco Nazionale del Pollino e adagiato nell’alta valle del Frido, sulla confluenza dei due fiumi Salice e Frido.
Anche quest’anno il cartellone il festival ospita Open Sound, il format che, dopo quattro anni dal suo esordio nel programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, continua a creare e mettere in scena produzioni originali basate sul dialogo tra musica contemporanea e suoni appartenenti ai rituali della tradizione.
Una venue molto suggestiva, a capienza limitata, che offre la possibilità di partecipare ad una cena di comunità e di vivere un’esperienza intima a stretto contatto con gli artisti e con la natura, da sempre protagonista indiscussa, insieme alle performance e alle sonorità contemporanee, del Pollino Music Festival.
Esauriti gli abbonamenti early birds, che includevano anche la partecipazione gratuita a due escursioni con guida nel Parco Nazionale del Pollino, sono disponibili, sia in prevendita che in cassa sul luogo dell’evento, gli ultimissimi abbonamenti e i singoli biglietti per ciascuna delle 2 giornate. I possessori di biglietto o abbonamento al festival possono acquistare, sia online che in loco, la cena/buffet a cura del Ristorante Mulino Iannarelli.
Escursioni, avventure, attività ludico sportive, campeggio, percorsi di arte contemporanea (Artepollino) immersi nella natura incontaminata caratterizzano la manifestazione come un’esperienza che va oltre la fruizione degli spettacoli. Non distante dalla venue, è possibile poi fare un giro sulla Giostra Panoramica “RB RIDE” dell’artista Carsten Holler (ArtePollino) in Località Timpa della Guardia con accesso gratuito tutti i giorni. Infine, in località Bosco Magnano, oltre a godere dei percorsi tra cerri, faggi e torrenti, si può visitare il Parco Avventura del Pollino e praticare Tree climbing, River trek e tante altre attività per tutte le età a stretto contatto con la natura.
Tutte le info su www.pollinomusicfestival.it
GLI OSPITI IN CARTELLONE
Venerdì 29 luglio l’area concerti apre alle 18.30 con il primo live set alle 19.30 a cura di Radio Lausberg formazione folk, etnico-popolare del territorio del Pollino che ha collaborato a più riprese con “Erriquez” della Bandabardò e calcato palchi importanti come il Pistoia Blues, Musicultura, Casa Sanremo, Collisioni, suonando sia in Italia che all’estero (Svizzera e Canada) e che presenta rivisitazioni dei brani della tradizione musicale dell’Area Lausberg che comprende i dialetti a cavallo tra Basilicata e Calabria.
Si prosegue con due autentici fuoriclasse della dub music ovvero Dub Fx, performer e producer australiano di fama internazionale, e Paolo Baldini Dubfiles uno dei produttori di punta del panorama italiano ed europeo. I due si incontreranno in una delle rare tappe italiane del tour mondiale di Dub Fx per presentare dal vivo un progetto speciale accompagnato da materiale discografico inedito: una collaborazione iniziata, quasi casualmente, nel 2013 e proseguita fino ad oggi quando nasce la suggestione di condividere anche il palco, immaginando uno show esclusivo che li vedrà sia alternarsi che interagire.
A seguire, fino alle 00.30, Alioscia aka BBDai (Casino Royale) tra musica d’ascolto, groove ricercati e sospesi, segni etnici e percorsi metropolitani disegna uno scenario circolare tra l’ieri, l’oggi e il domani.
Sabato 30 luglio si entra ancora più nel vivo del dialogo tra musica contemporanea e musica della tradizione con le due performance OSA 2.2 targate Open Sound. La prima, in scena alle 19.30, è curata dal Prof. Nicola Scaldaferri ed ha come protagonista il pianista e polistrumentista albanese Robert Bisha insieme al Gruppo vocale tradizionale arbëresh Lule sheshi di San Costantino Albanese (PZ): 8 voci femminili per un nucleo di ragazze tra i 15 e 16 anni, affiancate da persone più adulte, eredi dell’antica polifonia arbëreshe, portata in Italia dai profughi albanesi nel XV secolo, e conservata nei piccoli centri dell’Italia meridionale. A seguire go-Dratta, musicista e producer innovativo che unisce l’uso degli strumenti organici all’elettronica, trasportando gli ascoltatori più esigenti in percorsi musicali mai esplorati, incontra i musicisti lucani Alberico Larato e Rino Locantore per una nuova tappa del percorso di co-creazione che li ha visti già performare nelle “Open Sound Sessions” di Matera, Milano, Hong Kong, Dubai, Bari, Potenza, dal 2019 ad oggi.
La serata prosegue con Max Casacci (Subsonica) che presenta dal vivo la sua opera sonora “Earthphonia” (Sugar Music/Universal Music Italia), realizzata esclusivamente con suoni degli ecosistemi che regolano il nostro pianeta. Un lavoro in cui la musica è in prima linea nella battaglia per l’ambiente, per un’esperienza intensa e vibrante, realizzata senza strumenti musicali, attraverso campionamenti e trattamento digitale di rumori e di ambienti sonori naturali.
A chiudere il festival, fino alle 00.30, “Road to OSA” di Alioscia aka BBDai che racconta tra musica e parole della genesi di “OSA” -progetto del format Open Sound- di cui Alioscia Bisceglia cura la supervisione artistica. Il viaggio parte dall’Open Sound Library, repertorio open source in cui sono stati raccolti e catalogati campionamenti di suoni della tradizione lucana, per prosegue attraverso ricerca, scoperta e costruzione, fra sperimentazione, elettronica, strumenti tradizionali e interazione con i musicisti del territorio. Così, nella doppia veste di dj selecter e Ambassador del progetto, Alioscia racconta la strada che ha portato alle composizioni e performance inedite nate da questo percorso tra il il 2019 e il 2021.