I giorni di lavoro in città hanno accesso la fantasia dei giovani Filmmaker di Cinemadamare nelle direzioni più svariate: “Una città così particolare come Potenza, particolare – spiega la giovane uruguaiana Belen Ballesteros – perché al Centro Storico presenta un groviglio di stradine che somigliano ad un labirinto, e nelle parti periferiche, invece, è la fotografia di un qualsiasi quartiere moderno. Allora, io penso che tra questi due poli urbanistici estremi, si sviluppano tali e tanti paradossi da stimolare storie molto eccentriche e sorprendenti”. Infatti, tra i 20 cortometraggi in avanzata fase di produzione si segnalano sceneggiature improntate a vicende distopiche, a storie d’amore estreme, al mondo dello sport che ancora una volta rappresenta un grande stimolo di rinascita anche da eventuali disgrazie, l’eterno scontro tra ricchi e poveri ma con una clamorosa svolta finale, infine anche una storia sulla forza della fede e la potenza delle tentazioni terrene che insidiano anche i più solidi propositi. In particolare:
Il film sul futuro distopico è un finto documentario, ambientato in un domani volutamente desolato. L’intenzione del regista, attraverso questo corto, è di porre all’attenzione dell’occhio dello spettatore, ma soprattutto di tutti i potentini, sulle bellezze che la città può regalare e di come, se non curata nel giusto modo, tutta questa beltà si possa facilmente perdere.
Il corto sul mondo dello sport invece riguarderà la vita di Nicolás, un giovane nuotatore che dopo un incidente in piscina deve decidere se mantenere il suo status di vincitore o mostrarsi vulnerabile e onesto per rimarginare vecchie ferite.