Con il caro-energia da qui ai primi sei mesi del 2023 saranno a rischio 120mila aziende e 370 mila posti di lavoro in Italia, per non parlare delle difficoltà per le famiglie e i cittadini a causa dei rincari e dell’aumento delle materie prime, effetti direttamente causati dal conflitto in Ucraina e dalle difficoltà di approvvigionamento.
Il caro energia riguarda purtroppo però anche Comuni e Province, ANCI e UPI hanno lanciato l’allarme chiedendo altri 350 milioni di euro per non mettere a rischio servizi ai cittadini come quelli offerti dagli impianti sportivi e dalle mense scolastiche.
Il Sindaco di Matera ha espresso assoluta condivisione e unione di intenti all’appello fatto da Antonio Decaro, Sindaco di Bari e Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e da Michele De Pascale, presidente dell’Unione delle province d’Italia, i quali hanno recentemente affermato che “il governo sta mettendo a punto provvedimenti urgenti, ma è indispensabile che fra questi sia compresa una misura di sostegno per i Comuni e le Province, in assenza della quale i bilanci degli enti locali sono destinati a saltare”.
Il Comune di Matera consuma attualmente circa 12.000.000 kWh di energia, di questi 8 milioni sono per la pubblica illuminazione, il resto, 4 milioni sono i consumi degli immobili comunali, dove oltre al Palazzo municipale c’è da considerare anche le scuole e l’impiantistica sportiva comunale. Attualmente l’indice PUN (Prezzo Unico Nazionale) che determina il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana è di 0,553960 (€/kWh), che moltiplicando per il totale dei consumi si arriva a cifre mai raggiunte finora che sicuramente Comuni come Matera non possono permettersi.
Occorrono – sostiene Bennardi – emendamenti governativi specifici per i Comuni, soprattutto per quelli come il Comune di Matera che ha a proprio carico molte utenze per strutture particolarmente energivore, dove da anni si doveva lavorare per un programma di decarbonizzazione ed efficientamento energetico. L’amministrazione sta lavorando da mesi a due progetti di efficientamento energetico, con l’assessore all’innovazione Angelo Cotugno, uno molto importante sulle comunità energetiche per il quale si sta mettendo a punto il regolamento e l’altro di efficientamento e sostituzione a Led di tutta l’illuminazione pubblica.
Oltre all’aumento del Gas – continua il Sindaco Bennardi – ci preoccupano anche i rincari sulle materie prime che hanno fatto lievitare i costi sui materiali per l’edilizia, per la fornitura delle mense scolastiche ecc. Insomma un conflitto apparentemente così lontano ma che crea enormi sacrifici e disagi molto vicini.
Confidiamo in un intervento del Governo a sostegno degli enti locali, apprendiamo dalle notizie che ci giungono dagli organi di informazione, che a Roma stanno valutando le possibili misure e gli interventi da mettere in campo per calmierare gli effetti di un prezzo del gas che ormai è alle stelle, ma occorre fare presto per scongiurare scelte drastiche a problemi di immediata risoluzione.