Metaponto, 3 settembre 2022. Nottetempo, i soliti ignoti si sono introdotti nella cappella presso la Casa spirituale delle Suore Dorotee ed hanno asportato il tabernacolo che custodiva l’ostia consacrata. Un atto gravissimo per i cristiani, per i cui autori, a norma del codice canonico, è prevista la scomunica, cui andranno aggiunti i rigori della legge civile.
Non appagati del trafugamento sacro, i ladri hanno arricchito il “bottino”, rubando una caffettiera domestica da bar ed una confezione di yogurt, non prima di aver assaggiato sul posto anche la bontà del prodotto. E, così, avvolto il tutto in una tovaglia, sacco in spalla, hanno guadagnato l’uscita con il favore del buio e della mancanza di traffico.
Non sappiamo cosa li abbia spinti al furto. Fatto sta che dopo un paio di notti, gli stessi autori dell’atto sacrilego, o altri compagni di merende, hanno tentato di introdursi ancora una volta negli stessi ambienti. Ma il rumore prodotto dal tentativo di aprire una finestra, ha svegliato gli ospiti della casa ed i ladri hanno pensato di darsela a gambe levate, perdendosi nel buio della notte.
L’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Giuseppe Caiazzo, prontamente informato dai parroci di Metaponto, don Giuseppe Lavecchia e don Pasquale Di Taranto, ha portato la sua vicinanza alle Suore Dorotee ed alla comunità di fede cristiana, officiando una messa di riparazione, così come previsto dai canoni della Chiesa cattolica. Intanto i carabinieri di Metaponto, recatisi sul posto per i rilievi di legge, hanno avviato le indagini per assicurare alla giustizia i colpevoli dei fatti.
Pino Gallo