Approfittando degli ultimi scampoli di sole estivo, l’Associazione Metapontum, che si occupa di protezione civile, ha organizzato una “Biciclettata dal Borgo al Lido di Metaponto”, una passeggiata lenta e festosa che ha coinvolto tanti appassionati delle due ruote di ogni età e condizione sociale: dagli scolari della scuola primaria ai nonni, che portavano nel sediolino anteriore anche i bimbi troppo piccoli per cavalcare una mini bicicletta.
Alcune signore esibivano con orgoglio le loro Grazielle degli anni ’60, che avevano fatto restaurare con cura dei particolari e messe in pista con amore. Altri bolidi mostravano orgogliosi i pneumatici aggressivi, un po’ vintage, delle loro bici da cross di qualche anno successivo. Altri velocipedi più recenti sfidavano l’incedere lento e gioioso delle pedalate di fine secolo, mostrando le loro sospensioni anteriori, dotate perfino di freni a disco e cambio Shimano di ultima generazione. Fino alle bici di nuova generazione e-green con pedalata assistita.
Il giro di Metaponto è partito da Piazza Giovanni XXIII ed attraverso il sottopasso ferroviario ha fatto tappa in Piazza Alessidamo di fronte ad un mare color turchino, appena increspato da una brezza di mare proveniente dall’altra sponda del Mediterraneo, donde partono i barconi dei migranti, carichi di ansie e di speranze per un futuro migliore tutto da costruire. Sapendo che potrebbe essere anche l’ultimo viaggio della loro vita di stenti.
La sosta è servita per un piccolo break, per alcune manutenzioni e per il cambio delle bici forate, grazie ad un efficiente e veloce servizio mobile di assistenza, come nei giri d’Italia.
“Non mi sarei mai aspettato una partecipazione così numerosa da parte dei metapontini e con tanto entusiasmo, che mi ha fatto ricredere, in quanto ho avuto la risposta che cercavo, dice Daniele Calvello, presidente dell’associazione. Ho pensato che basta davvero poco per fare uscire di casa le persone e fare un po’ di sana attività sportiva e sociale. Mi auguro di poter organizzare altri eventi aggreganti, perché Metaponto esiste e dobbiamo viverla nel migliore dei modi. Grazie a tutti”.
“Mi è piaciuta molto questa giornata insieme agli altri, dice entusiasta e con un sorriso gioioso Monica (nome di fantasia), che frequenta la terza media. E’ stato bello vedere una parte dei cittadini di Metaponto felici e sereni”.
Altri hanno chiesto ai bambini se conoscevano le zone archeologiche e naturalistiche di Metaponto, ricevendo riposte negative. Da qui l’idea di organizzare le prossime ciclo-passeggiate con soste nelle zone archeologiche di Metaponto, arricchite di mini pillole di Cultura. Ma anche nelle tante zone di interessi naturalistico come la pineta e le foci dei fiumi, caratterizzate da un’avi-fauna migratoria e da una variopinta ed essenziale flora che le caratterizza e le preserva. Siti di Interesse Comunitario. SIC. Ovvero. Zone di altissimo pregio tutelate dall’Unione Europea.
“Ritengo sia stata una bella esperienza per i nostri ragazzi, ha detto Loredana D’Urso, una mamma con bimbo al seguito. Ma anche per noi adulti, in quanto ci ha permesso di vivere qualche ora insieme, godendo di una piacevole e solare giornata autunnale”.
“Inoltre, credo anch’io, che è stata, e potrebbe essere anche in futuro, occasione di promozione del nostro territorio, considerando che in molti non apprezzano il nostro bellissimo mare in tutti i periodi dell’anno. Una ciclo-passeggiata che si può anche trasformare in un momento culturale per far conoscere la nostra storia e le nostre peculiarità ambientali ai ragazzi e a chiunque voglia prenderne parte. Io porrei l’attenzione sulla valenza sociale di questa esperienza, che mette insieme gioiosamente una parte della nostra comunità. Ma serve anche a fare crescere il nostro senso di appartenenza a questo territorio”.
Pino Gallo