Memoria, confino, resistenza ed emancipazione femminile. Questi i concetti dietro le facciate dipinte delle cabine a Marconia di Pisticci. Il progetto artistico, realizzato da Lettere Cubitali APS, Casa della Cultura e Street Don’t Lie Festival, in collaborazione con E-Distribuzione ha visto, dalla fine del mese di febbraio, il coinvolgimento di diversi artisti del panorama locale e non, nella realizzazione di opere di arte urbana su 4 cabine di trasformazione della società del gruppo Enel.
Un’operazione culturale basata sulla memoria storica comunitaria che a Marconia si inscrive nella nascita stessa della frazione pisticcese come luogo di confino durante la seconda guerra mondiale. «Abbiamo già avuto modo di sondare la risposta positiva con cui la comunità ha accolto questa iniziativa – spiega Antonio Poe, direttore artistico del progetto – il nostro obiettivo era quello di riportare alla luce una tematica, quella del confino, meritevole di attenzione, e i primi riscontri non si sono fatti attendere».
L’arte urbana come portatrice di bellezza, contaminazione e conoscenza delle proprie radici. «Siamo mossi dall’idea che attraverso l’esercizio artistico sia possibile generare nuovi stimoli comunitari, oltre che migliorare un luogo fisico donandoli identità». Un racconto che vuole farsi comune e soprattutto fruibile. A testimonianza di ciò l’apposizione su ogni cabina di una targa provvista di QR code, con una scheda dell’artista e del progetto, oltre a una geolocalizzazione sulla mappa cittadina ed un percorso di passeggiata suggerito tra le opere realizzate.
«Abbiamo seguito con grande interesse la realizzazione dei murales – commenta Luciano Magrino Responsabile di e-distribuzione per la provincia di Matera – e lavoriamo affinché le nostre cabine servano non solo a garantire un servizio elettrico di qualità per il territorio. Cerchiamo di fare sì che diventino anche elementi di pregio estetico integrati sempre più nel paesaggio e, come in questo caso, vengano utilizzate per veicolare un messaggio di vicinanza al territorio».
Terminata la proficua collaborazione con E-distribuzione si guarda già avanti per la prosecuzione del progetto. «È quello che deve fare un’associazione di promozione sociale e culturale – aggiunge Poe – intendiamo continuare a raccontare il territorio attraverso il mezzo artistico, per abbracciarne la plurivoca complessità, a partire dalle strade e dai luoghi di fruizione giornaliera cittadina, con un linguaggio universale ed orizzontale, quello dell’arte appunto».
La progettualità di Roots – Storie di Comunità continuerà a portare nuovi interventi di Arte Urbana all’interno del contesto cittadino del territorio pisticcese. Presto altre novità.
Simona Pellegrini