La Commissione regionale Pari Opportunità di Basilicata, con il patrocinio del Comune di Potenza, ha organizzato sabato 4 marzo alle ore 17, in piazza Mario Pagano, Dance For Freedom, una manifestazione di solidarietà nei confronti delle donne iraniane e di tutte quelle donne che, in ogni altra parte del mondo, non sono libere di essere loro stesse. “Lo scorso 29 gennaio Astiazh Haqiqi, 21 anni, e il suo fidanzato Amir Mohammad Ahmadi, 22 anni – spiegano gli organizzatori – sono stati condannati a 10 anni e sei mesi di carcere ciascuno per ‘promozione della corruzione e della prostituzione, atti contro la sicurezza nazionale e propaganda contro l’establishment’.
La loro ‘colpa’ sarebbe quella di aver pubblicato sui social un video in cui ballavano insieme nella piazza centrale di Teheran. La CPRO, concludendo il percorso ‘intrecci di libertà’, iniziato l’8 ottobre 2022 e volto a riaffermare la libertà e l’emancipazione di tutte le donne, vuole simbolicamente riempire la piazza principale della città di Potenza di giovani donne e uomini che danzano. Gli atti simbolici, i piccoli gesti non sono inutili: danno voce alle donne iraniane e, messi insieme, possono contribuire a produrre il cambiamento. All’iniziativa, che vedrà la partecipazione e il contributo tecnico del gruppo ‘OraBasta #Iocisono’ e di ‘Key Communication’ ha aderito l’Associazione italiana Persone Down e l’Associazione Basilicata danza e balletto.
In piazza 12 scuole di danza con i loro allievi balleranno in segno di libertà. Metamorfosi, Fondue, Centro Danza Maeva, Dimensione Danza Giselle, Armonia forme e movimento, fitness Dance, Danzare insieme, centro danza Mivida, Danzando, Danza Camilla, Emozione danza, Centro Danza. L’invito a partecipare è rivolto a tutti, cittadini e mondo associativo, una danza collettiva per lanciare il messaggio di solidarietà ‘Donna, Vita, Libertà’ anche da Potenza, contro la repressione e le violenze in atto in Iran e per il riconoscimento dei diritti e delle libertà fondamentali delle donne di tutto il mondo. Tutto ciò che viene fatto contro una sola di noi, viene fatto contro tutte noi”.