Giovedì 4 maggio si alzerà il sipario dell’ottava edizione di Amabili Confini, progetto di rigenerazione sociale delle periferie mediante la narrazione, che questa volta avrà come tema “Tempo”. Il primo incontro si terrà alle 18.30 nella sala convegni del Museo Nazionale “D. Ridola” di Matera. Ospite di questa anteprima sarà lo scrittore, traduttore e sceneggiatore Edoardo Albinati, docente al penitenziario di Rebibbia e autore del libro Uscire dal mondo, pubblicato nel 2022 da Rizzoli. Dialogheranno con l’autore Maria Rosaria Salvatore e Agnese Ferri dell’associazione Amabili Confini.
Nato a Roma nel 1956, Edoardo Albinati insegna da quasi trent’anni nel penitenziario di Rebibbia. Dal 1984 è entrato a far parte della rivista «Nuovi Argomenti» dove ha pubblicato i suoi primi scritti. Ha esordito nel 1988 con la raccolta di racconti Arabeschi della vita morale seguita dal Il polacco lavatore di vetri (1989); Orti di guerra (1997), Sintassi italiana (2001), Svenimenti (2004, Premio Viareggio) e Tuttalpiù muoio (2006). Nei primi anni 2000 ha lavorato all’Alto commissariato ONU per i rifugiati in Afghanistan. Esperienza da cui è nato il libro Il ritorno. Diario di una missione in Afghanistan (2003, Premio Napoli). Ha tradotto numerosi autori tra cui William Shakespeare, Vladimir Nabokov e Robert Louis Stevenson e scritto diverse sceneggiature per il cinema, collaborando con registi come Marco Bellocchio e Matteo Garrone. Tra le opere più recenti si ricordano: La scuola cattolica (Premio Strega 2016), Un adulterio (2017), il saggio Cronistoria di un pensiero infame (2018), Cuori fanatici. Amore e ragione (2019), Desideri deviati. Amore e ragione (2020), Velo pietoso. Una stagione di retorica (2021), La tua bocca è la mia religione (2022).
Amabili Confini prenderà ufficialmente il via il 18 maggio e durerà fino al 15 giugno. Ogni giovedì, con cadenza settimanale, alcuni quartieri della città si animeranno per l’arrivo di cinque personalità del mondo letterario. Il primo appuntamento vedrà ospite a Serra Venerdì la scrittrice e poeta Maria Grazia Calandrone. Seguiranno gli incontri con Carmen Verde, che il 25 maggio sarà a San Pardo mentre il 26 presenterà il suo romanzo nella Casa Circondariale di Matera. Il 1° giugno sarà la volta di Giordano Meacci che incontrerà i residenti del rione Lanera, l’8 giugno Villa Longo accoglierà Anilda Ibrahimi e il 15 giugno Serra Rifusa darà il benvenuto ad Antonella Lattanzi.
Gli scrittori – ognuno associato ad una specifica macroarea composta da diversi quartieri – dialogheranno con gli autori dei componimenti scelti tra i testi provenienti da quelle zone. Il criterio di selezione degli elaborati pervenuti riguarderà essenzialmente la capacità di suscitare
emozioni nei lettori. La seconda parte di ciascun incontro sarà riservata, invece, alla presentazione dell’opera dello scrittore ospite, in dialogo con due moderatori.
Le sezioni incluse nella rassegna sono: “Amabili versi” dedicata alle poesie ispirate al tema dell’ottava edizione; “Periferie sociali” in cui si dà voce ai racconti dei migranti dei centri di accoglienza e dei detenuti della Casa Circondariale di Matera; “Amabili Alchimìe”, ovvero spazi di condivisione con associazioni culturali attive nel territorio lucano e non solo; “Fuori zona”, riservata agli scritti giunti da altri luoghi della Basilicata e da altre regioni italiane. La rassegna si concluderà il 22 giugno con Marcello Fois, ospite di Amabili Confini Off.
“Tutto è pronto, siamo ormai in dirittura d’arrivo. Sarà un’edizione densa di appuntamenti imperdibili, sia per la qualità degli ospiti – alcuni nomi di spicco della narrativa italiana, un premio Strega 2016 e ben due finalisti allo Strega 2023 – che per la bellezza dei testi che ci sono pervenuti dai quartieri della città e da altri Comuni italiani.
Ancora una volta abbiamo potuto contare sulla dedizione dei docenti che si sono fatti portavoce di questa importante iniziativa tra i banchi di scuola, e sulla collaborazione di Tolbà e della Casa Circondariale di Matera dove la scrittrice Carmen Verde incontrerà i detenuti, protagonisti di un dialogo che si annuncia intenso e foriero di emozioni” – ha dichiarato Francesco Mongiello, ideatore e direttore artistico di Amabili Confini.