Sarà il comune di Craco, provincia di Matera, ad ospitare la prima assemblea del
Centro Studi Progetto Basilicata costituitasi ufficialmente lo scorso febbraio. Da circa due anni , Aurelio Pace, Nicola Morea, Salvatore Cosma e Marco Zipparri hanno avviato questo percorso con l’obiettivo di essere parte agente nel futuro della Regione Basilicata, per dare voce ai territori e a quell’avamposto di partecipazione del bene comune rappresentato da sindaci, professionisti operatori culturali e mondo dell’associazionismo. “Il gruppo “ ha spiegato il coordinamento del movimento culturale-politico “ in queste ultime settimana ha registrato un’adesione importante da diversi paesi della Basilicata, per questo si è reso la necessario convocare la prima assemblea tra gli iscritti e portare sul tavolo dell’ordine del giorno idee , progetti è consapevolezze, oltre che per condividere la programmazione associativa che vedrà impegnati iscritti e simpatizzanti per i prossimi mesi. Il Centro Studi Basilicata vuole occuparsi di ogni singolo problema spaziando in tutti i settori e tra tutte le tematiche, con l’approccio dello studio e della condivisione per poi passare alla fase delle proposte.
Sin dalle prime battute e nei vari incontri uno dei temi da cui partire è stato quello dello spopolamento non utilizzato però come spot ma analizzato in ogni suo dettaglio perché è riduttivo dire : “non nascono più bambini, i giovani vanno via”. Il calo demografico interessa il Paese intero e qui in Basilicata assume un valore diverso per l’olografia della nostra regione e per il posizionamento geografico dei 131 comuni. Parlare di spopolamento dunque non prescinde dal parlare di strade, infrastrutture e servizi. Il sindaco di Craco Vicenzo Lacopeta si è candidato ad ospitare la prima assembla perchè il suo comune rientra tra quei piccoli centri della Basilicata in grado di portare la sua esperienza di amministratore, costretto a fare i conti non con le grandi teorie ma con l’impegno quotidiano che deve assumersi per dare risposte ai cittadini.