Matera 2019 continua ad essere un modello da studiare per le città che si candidano al titolo di Capitale Europea della Cultura. Nelle giornate del 15 e 16 giugno, una delegazione del Ministero della Cultura e del Patrimonio nazionale polacco, dopo aver fatto tappa a Roma presso il Ministero della Cultura, è stata in visita a Matera per approfondire il percorso della Capitale europea della Cultura in vista del 2029, quando a celebrare questo titolo sarà una città polacca.
La visita della delegazione ha fatto seguito all’incontro svoltosi a Varsavia lo scorso gennaio, dedicato alle città polacche interessate a candidarsi al titolo Ecoc, cui ha preso parte il Direttore della Fondazione Basilicata 2019, Giovanni Padula, chiamato a raccontare l’esperienza di Matera 2019 e le nuove sfide che attendono la Fondazione.
Nella due giorni materana, la delegazione composta da Monika Smoleń-Bromska, Direttore del Dipartimento per gli Affari Europei e i Fondi, Monika Krzyżanowska-Piróg, Capo della Divisione progetti di investimento, Joanna Gęziak-Kusio, Capo specialista del team di promozione, Tomasz Skorupski, Capo specialista della Divisione progetti di investimento, Andrzej Podściański, Capo specialista della Divisione progetti internazionali e affari europei, ha incontrato alcuni dei project leader della scena creativa lucana che hanno coprodotto i progetti di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e che ancora oggi lavorano sull’eredità di queste progettualità.
In particolare, il gruppo ha potuto sperimentare il progetto “Silent City experience”, un tour tra creatività e fantasia, dedicato alla città di Matera, alla sua storia e ai suoi abitanti, nato dal progetto di community opera “Silent City” della Compagnia Teatrale l’Albero, e fare la visita emozionale del percorso “La Secretissima Camera de Lo Core” prodotta dal Teatro dei Sassi che racconta la città attraverso le emozioni dei suoi cittadini. La delegazione ha altresì visitato le sedi Ridola e Lanfranchi del Museo nazionale di Matera, che nel 2019 hanno ospitato le grandi mostre della Capitale Europea della Cultura. Un momento di confronto sui temi del coinvolgimento delle comunità e del rafforzamento delle competenze dei creativi nel percorso di Matera 2019 si è svolto con i team dell’associazione Casa Netural e dello IAC – Centro arti integrate. L’incontro con il fondatore della testata Ecocnews, Serafino Paternoster, è stato funzionale per conoscere questa progettualità dedicata alle Capitali europee e nazionali della Cultura, nata proprio dall’esperienza di comunicazione di Matera 2019.
A chiudere le giornate è stato l’incontro con il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, e la responsabile della progettazione culturale e networking, Rita Orlando, durante il quale sono stati approfonditi il ruolo strategico che svolge il Ministero della Cultura nel processo Ecoc, la necessità di lavorare alla legacy ben prima della fine dell’anno del titolo nonché di raccogliere i relativi dati in itinere per un efficace monitoraggio, i limiti della burocrazia e al contempo l’importanza della formazione dei funzionari pubblici per gestire questo complesso processo.
“La delegazione – sottolinea il direttore Giovanni Padula – ha apprezzato l’investimento in competenze fatto durante il percorso di Matera 2019, trasferito dalla voce diretta dei project leader lucani, ed ha toccato con mano il processo di co-creazione messo in campo per la Capitale europea della cultura, insieme agli effetti che tale processo di innovazione culturale può produrre. Alla delegazione abbiamo trasferito anche le lezioni che stiamo imparando per affrontare il passaggio dalla fase di gestione del titolo alla fase di gestione dell’eredità in cui è cruciale la ricerca di nuovi finanziamenti e lo sviluppo di nuovi progetti”.