Dal 24 giugno al 24 settembre 2023 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con il territorio e le tradizioni delle comunità locali.
Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi.
In Basilicata, il borgo di Rivello (PZ) ospita il progetto Me ne andrei nella roccia della Lieta dell’artista Arianna Pace (Pesaro, 1995), coordinato da Roberta Mansueto e realizzato con il patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Rivello.
Me ne andrei nella roccia della Lieta è un intervento diffuso che prende le mosse da una riflessione sul pino domestico monumentale alle spalle del Monastero – il più grande della Basilicata – abitante partecipe alla vita del paese per quasi due secoli.
Spiega Arianna Pace: “Penso la ‘roccia della Lieta’, come qualcuno o qualcosa con il/la quale viviamo un incontro autentico, dove è possibile sentire con il cuore, ascoltare con gli occhi e avere cura. Così agiamo nella linea dell’essenziale, disveliamo attraverso il fare, facciamo memoria per rispettarne l’identità”.
Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto la storia e le tradizioni locali attraverso l’arte contemporanea. È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni. Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo inclusivo e che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale, anche grazie al coinvolgimento delle comunità e alle relazioni che si generano tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali.