Da Giovedì 27 luglio, dalle 11.30 alle 19.00, gli spazi di EcoVerticale in via D’addozio 141, a Matera si aprono nuovamente all’arte – dopo aver ospitato nel 2022 Mirko Congiu, artista italo-francese – in occasione dell’inaugurazione della mostra Artworks di Francesco Marano: antropologo, artista e film maker che esporrà circa venti opere negli spazi dell’hotel fino al 5 settembre 2023.
La mostra si colloca all’interno delle attività che Ecoverticale sta portando avanti per ibridare gli spazi culturali con quelli turistici con un’attenzione particolare all’accessibilità: la fruizione della mostra infatti sarà accompagnata da un testo descrittivo dei quadri consultabile attraverso un QRCode e durante l’apertura saranno implementate azioni per rendere la mostra accessibile anche attraverso strumenti tattili.
“Quando si parla di accessibilità, solitamente si pensa all’eliminazione di barriere architettoniche invece per poter realmente integrare le persone con disabilità bisogna andare oltre l’accesso fisico e focalizzarsi su altri aspetti come l’accessibilità all’educazione e alla cultura, fondamentali per superare le barriere di comunicazione che subiscono questi gruppi, e facilitare loro l’accesso alla conoscenza” spiega Cristina Amenta accessibility manager e imprenditrice turistica e culturale “Dopo il concerto di maggio, in cui abbiamo ospitato l’artista cieco Ivan Dalia, abbiamo voluto aprire nuovamente i nostri spazi per un evento d’arte che avesse un tempo di fruizione più lungo di una serata, così che i cittadini e i turisti potessero venire a trovarci anche più volte; i nostri spazi nascono infatti per essere condivisi non solo da chi li abita temporaneamente ma da chiunque voglia frequentarli”
Francesco Marano, nato e cresciuto a Napoli fino all’adolescenza, inizia ad avvicinarsi al disegno e alla pittura nella seconda metà degli anni Ottanta del Novecento dopo la laurea al DAMS di Bologna; l’attività artistica ha affiancato quella di educatore e di Professore di Etnografia e Antropologia visuale dell’Università degli Studi della Basilicata, le sue opere sono caratterizzate da tecniche miste che riescono a sintetizzare un approccio multidisciplinare all’arte pittorica. L’esposizione di Matera raccoglie i lavori eseguiti nell’arco di quasi quattro decenni, dopo le due personali a Timisoara, in Romania, e Plovdiv in Bulgaria nel 2017.
“Francesco Marano si definisce un ‘setaccio’: e la sua arte sembra essere in effetti il risultato dell’approdo degli elementi che abitano la contemporaneità nel suo immaginario visivo e sonoro” racconta Fiorella Fiore, curatrice della mostra “Il medium di un’ironia raffinata e tagliente mette ordine a idee che si fondono, si ibridano, si mescolano ad un bestiario fantastico, a lacerti della cultura popolare, a feticci, a ex voto, come nel caso del ciclo di ‘Per Salsa ricevuta’, unico lavoro strettamente legato ad una ricerca etnografica. Attraverso lo stratagemma del simbolo, Marano condensa l’essenza dei luoghi, del quotidiano, del conosciuto, in immagini. La pulizia formale di pochi, ma chiari, elementi non deve però trarre in inganno: perché non c’è nulla di più complesso di cogliere la straordinarietà dell’ordinario. Ed è forse questo il trait d’union del multiverso di Francesco Marano”.
E lo stesso artista dichiara “C’è sempre una drammatica ironia nelle mie immagini, un equilibrio precario fra apparire e scomparire, una rinuncia definitiva all’eternità”
Quella di Francesco Marano sarà dunque più di una mostra: è il pretesto per abitare degli spazi solitamente riservati ai viaggiatori, chiunque potrà frequentare EcoVerticale dal 27 luglio fino al 5 settembre e fermarsi a conoscere un artista che per la prima volta espone nella sua città di adozione. Gli eventi di Ecoverticale vogliono provare a creare dei momenti in cui cittadini e turisti si scambiano punti di vista, un obiettivo non facile visto che non esistono davvero luoghi di incontro in città e soprattutto perché è fondamentale che i cittadini condividano e vivano attivamente gli spazi dedicati al turismo per non perdere l’autenticità e l’identità unica di Matera.