I saldi daranno di certo una mano, ma non riusciranno a ribaltare l’andamento negativo delle vendite di abbigliamento estivo, in particolare negli esercizi commerciali tradizionali.
Nonostante una previsione di spesa tra i 150 e i 160 euro a consumatore. A rilevarlo, comunica Vincenza Molinari Presidente regionale CNA Commercio e Turismo, una indagine condotta da CNA Commercio e Turismo alla vigilia della stagione dei saldi, che ufficialmente partono in quasi tutta Italia e in Basilicata nello specifico da oggi, giovedì 6 luglio.
Le piogge e le temperature inferiori alle medie stagionali hanno inciso fortemente, fino a pochi giorni orsono, sulle vendite. E ora, temono i commercianti, a stagione inoltrata i consumatori compreranno di meno sia in volume sia in valore. A “inquinare” il mercato anche gli sconti già introdotti da qualche settimana, dei saldi surrettizi insomma,
soprattutto dalle grandi catene ma anche da negozi tradizionali, alle prese con la crisi dei consumi innescata dall’inflazione e dalla crescita delle cosiddette spese obbligate, a partire dalle bollette e dai mutui.
In tal senso la Basilicata grazie al bonus gas riservato ai cittadini lucani si distingue con una inflazione di molto al di sotto della media nazionale (5% in regione, 9% nel resto d’Italia) che potrà aiutare i commercianti nei loro propositi di aumentare le vendite a seguito dei saldi avendo lasciato nelle tasche dei lucani soldi altrimenti destinati al pagamento delle bollette.
Accanto ai classici saldi dei capi di abbigliamento e dei relativi accessori anche quest’anno a scontare i propri prodotti saranno pure esercizi commerciali specializzati in diverse merceologie: attrezzature sportive, arredamento, perfino prodotti agro-alimentari (vino incluso) in particolare per quanto riguarda merci considerate non di stagione, dai dolciumi agli insaccati.