Con provvedimento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliani, il Consiglio dei Ministri ha approvato l’autonomia di 17 Musei e Parchi Archeologici nazionali, portando il numero da 44 a 60.
Enti che avranno un proprio direttore di livello dirigenziale. Ovvero dotato di propria autonomia e iniziativa. Fra questi anche i Musei e parchi archeologici di Melfi e Venosa. Ci saremmo aspettati una promozione anche per il Museo ed il Paco archeologico di Metaponto, che certo non sono da meno per estensione territoriale, quantità e qualità di reperti e per importanza storico – archeologica, rispetto ai cugini di Melfi e Venosa. Per carità di Dio: nessun campanile. Ma solo parità e uguaglianza di diritti e di opportunità. Invece, ancora una volta e con grande rammarico si è verificata un’altra mancata occasione di sviluppo per Metaponto.
Attualmente il Museo ed il Parco archeologico di Metaponto sono presidiati da un curatore. Ovvero un professionista che non è un direttore, ma soltanto un esperto d’arte che si occupa della conservazione e della mostra di oggetti dall’inestimabile valore artistico e culturale. Mentre le funzioni di direttore sono esercitate dalla Direzione Regionale dei Musei, che in Basilicata risiede ed opera a Matera.
Una vera e propria sottostima la mancata autonomia operata dal titolare del ministero della Cultura e dai suoi più autorevoli collaboratori.
Fra l’altro Metaponto è considerata la capitale della Magna Grecia ed è famosa in tutto il mondo anche per aver ospitato Pitagora e la sua scuola. E meritava senza ombra di dubbio una promozione ministeriale dovuta e maturata nel tempo. E attesa da tutti. Attualmente sono almeno due le iniziative in corso per ottenere il riconoscimento di Metaponto come sito Unesco da parte dei Comuni del metapontino e della Provincia di Matera.
Ma tant’è.
Sono in molti i cittadini a rimanere meravigliati per una scelta che avrebbe dovuto essere più completa e aderente alle necessità operative dei Musei sul territorio in cui sono incardinati. L’autonomia del Museo e del Parco Archeologico di Metaponto avrebbero meglio e più velocemente potuto rispondere alle istanze dei Cittadini in ordine alla promozione ed alla valorizzazione del territorio, in una ottica di organicità funzionale ed operativa a larghissimo spettro sociale ed economico. Una formidabile occasione per innescare virtuosi flussi economici, con preziose ed immediate ricadute positive sulla popolazione residente e sulle attività legate al turismo ed alla mobilità culturale ed intellettuale.
Ma anche una maggiore attenzione alla tutela del territorio, che in passato, se non fosse stato difeso e tutelato dai Cittadini riuniti in Comitato, avrebbe rischiato di finire nelle fauci assassine di speculatori e di avventurieri senza scrupoli.
“Nei prossimi giorni, dice Ermelinda, portavoce della Pro Loco Metaponto, avremo una serie di interlocuzioni di alto livello, per rappresentare la necessità di considerare anche il Museo e il Parco archeologico di Metaponto fra gli enti cui riconoscere autonomia operativa ed organizzativa.
“L’autonomia concessa ad alcuni grandi musei è una scelta operativa che consente di elevarne la qualità e la fruibilità, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Essere autonomi significa avere una gestione manageriale che permette decisioni rapide nell’ottica della tutela e della promozione delle strutture. Con questo provvedimento si riconosce, inoltre, il valore di grandi siti culturali italiani che, di fatto, per l’importanza delle collezioni e delle opere custodite, si sono già conquistati un grande rilievo sul campo”.
Pino Gallo