Trasmettere ideali e valori, oltre che proseguire la testimonianza di Antonio Megalizzi, il giornalista e poeta appassionato dell’Europa dei popoli: Volt Basilicata chiede ai sindaci lucani di intitolare strade e luoghi pubblici al giovani che l’11 dicembre 2018, a Strasburgo nei pressi del palazzo del Parlamento europeo, rimase vittima di un attentato terroristico che, dopo tre giorni di agonia, ne causò la morte.
La richiesta di Volt è stata inoltrata a tutti i Comuni della Basilicata, affinché intitolino una strada o un luogo pubblico, sull’esempio di quanto già avvenuto a Segrate il 18 maggio 2019, con l’intitolazione di un parco cittadino, in deroga al lasso di tempo necessario (ma non perentorio) di dieci anni dal giorno del decesso.
Antonio Megalizzi nasce il 15 maggio 1989 e sin da quando è solo un bambino coltiva la grande passione per la radio. Nell’estate del 2014 si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona e inizia un’esperienza con Rai Trentino come autore e speaker del programma “Tesi di laurea – La Movida delle idee” in onda su Radio 2. Nel frattempo, si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona, conseguendo anche un corso di alta formazione in Social Media Marketing.
Nel 2015, durante una summer school a Bruxelles, Antonio Megalizzi intercetta il gap comunicativo tra le istituzioni europee e i cittadini. Inizia così subito a prodigarsi per colmare le carenze informative e a progettare dei format per spiegare ed avvicinare l’Unione europea alla gente.
Nello stesso anno partecipa alle selezioni nazionali per entrare nella redazione italiana di Europhonica, il format radiofonico sull’Unione europea. Europhonica è un progetto nato dalla collaborazione tra i circuiti delle radio universitarie dei Paesi dell’Unione Europea.
Vince le selezioni e diventa capo di una redazione di venticinque ragazzi da Trento a Catania. Antonio affronta il suo ruolo con grande entusiasmo e dedizione giorno dopo giorno; realizza oltre 100 pezzi radiofonici sull’Ue in quattro anni e forma 40 ragazzi, partecipando a decine di trasferte al Parlamento europeo di Strasburgo dove intervista i più importanti eurodeputati italiani e stranieri, tra cui il presidente del PE Antonio Tajani.
In radio Antonio Megalizzi parla e spiega l’Europa. La racconta scegliendo le parole giuste; con voce limpida e calda analizza un sogno nel quale crede profondamente, pur nella preoccupazione per la recrudescenza dei nazionalismi, per i muri che possono dividere.
L’11 dicembre 2018 a Strasburgo, nei pressi del Palazzo del Parlamento europeo, mentre si tiene una delle ultime riunioni dell’anno, al grido di “Allahu Akbar” irrompe un uomo armato di coltello e di una pistola, che fa fuoco e spara a caso: un proiettile colpisce alla testa Antonio Megalizzi, che dopo tre giorni di agonia, muore.
Quel proiettile spezza il futuro di un ragazzo appassionato, simbolo di una generazione che vuole e deve essere protagonista del futuro.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito ad Antonio Megalizzi la laurea magistrale dell’Università di Trento a titolo d’onore in European and International Studies, con la seguente motivazione:
“Quella di Megalizzi non era semplice curiosità, ma il desiderio, l’attitudine, il progetto di comprendere e far comprendere. Di grande consapevolezza dell’importanza dello spirito critico del confronto di opinioni, non solo per comprendere ma per aiutare gli altri a comprendere anche essi. Questa attitudine era particolarmente riversata nei confronti dell’integrazione europea, di questo grande e storico processo che è in corso e che sta realizzando in Europa una condizione unica al mondo di pace, di collaborazione di tutela dei diritti della democrazia che è la base e l’anima dell’Unione europea”.
Ad Antonio Megalizzi è anche dedicata una Fondazione sostenuta – tra gli altri – dalla Federazione
Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), dall’Università di Trento, dall’Associazione Operatori Radiofonici Universitari e dal sindacato dei giornalisti Rai, USIGRAI.
La Fondazione Antonio Megalizzi ha lo scopo di promuovere, coordinare, organizzare e supportare le iniziative e le manifestazioni, che portano avanti il suo sogno europeo.
La Fondazione vuole favorire l’apprendimento, la promozione di una cultura della legalità, del rispetto della persona, della convivenza civile, del rifiuto di ogni forma di violenza e dei principi di cooperazione, della solidarietà e della sussidiarietà.
L’Istituto Affari Internazionali – nell’ambito del Premio IAI “Giovani talenti per l’Italia, l’Europa e il mondo” – ha istituito un riconoscimento speciale per la comunicazione intitolato ad Antonio Megalizzi. Il Premio IAI intende ricordare e proporre la passione di Antonio per il giornalismo e per i temi europei come esempio per tutti i giovani.