Si è conclusa la quarta edizione Matera Film Festival 2023 che si è svolta dal 30 settembre al 7 ottobre nella “Città dei Sassi”. Presidente dell’evento è Dario Toma, vicepresidente Annarita Del Piano, la direzione generale è affidata a Nando Irene, mentre la direzione artistica è curata da Donato Santeramo. La kermesse ha avuto un ricco programma di eventi, ospiti e proiezioni.
I Premi speciali sono andati a: Terry Gilliam (Special guest della quarta edizione del Matera Film Festival) e Peter Greenaway (Presidente di giuria per la sezione lungometraggi della quarta edizione del Matera Film Festival).
Il Premio Città di Matera è andato alla regista Cinzia Th Torrini e all’attore Alessio Lapice.
Il Premio attore dell’anno è stato assegnato ad Antonio Gerardi.
Il Premio Matera Air Canada è stato assegnato a Price a Bonesof Crows di Marie Clementse.
Anche in questa quarta edizione del Matera Film Festival, a giudicare le opere in concorso, sono stati nomi di grande prestigio.
La giuria della sezione Feature composta dal regista Peter Greenaway, Presidente di giuria, dalla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan, dalla regista Paola Randi, da Francesca Cualbu (produttrice per Groenlandia) e dalla casting director Marita D’Elia ha assegnato:
– Premio “BEST FEATURE FILM” 2023 “A Childless Village” di Reza Jamali
Un film autoriflessivo che tenta di fare un film su un film, un tentativo di trasformare le bugie in verità, un film che riconosce la propria artificialità. Questa artificialità è evidente, ed è legata a una considerazione sensibile e dolorosa del potere femminile, creata da una disinformazione che deve essere corretta.
– Premio “BEST PERFORMANCE” 2023: Tenuun-Erdene Garamkhan (“Harvest Moon – L’ultima luna di settembre” di Amarsaikhan Baljinnyam)
Ci convince lo sguardo duro, acuto, maturo di Tenuun-Erdene Garamkhan. Un bambino dalla presenza scenica e capacità espressiva sorprendenti, in grado di mostrare con intensità nello stesso tempo la tenerezza e la fragilità dell’infanzia e la determinazione di un uomo. Gli auguriamo una lunga e luminosa carriera da protagonista internazionale.
La giuria dei Documentari composta dall’artista e regista Saskia Boddeke, Presidente di giuria, dalla produttrice e regista Joana de Freitas Ginori e dal regista Vincenzo Marra ha decretato:
– Premio “BEST DOCUMENTARY” 2023 “The Promise” di Leonardo Antonio Avezzano
Per aver affrontato con coraggio una narrazione inusuale e originale, per aver portato il “cinema” al servizio di un sogno irrealizzabile. Seppur con alcuni momenti non completamente riusciti, il documentario “The Promise” ha il pregio di portare lo spettatore a scalare quella montagna insieme al protagonista
Infine, la sezione Short affidata al giudizio del regista Stefano Cipani, Presidente di giuria e delle attrici Manuela Spartà e Nadia Kibout si è così espressa:
– Premio “BEST SHORT FILM” 2023 “A.O.C.” di Samy Sidali
Un film che affronta con estrema intelligenza il tema della rinuncia della propria identità. L’opera dimostra una chiara consapevolezza stilistica e narrativa e utilizza un tono ironico che annienta ogni retorica.
– Menzione speciale: “Fàr” di Gunnur Martinsdóttir Schlüter
Per l’originalità, la profondità emotiva e il rigore formale. Il film mostra con semplicità e chiarezza il sentimento di indifferenza con cui questa donna decide di agire ascoltando il suo sentire.
– Menzione per miglior attore: Marco Rivolta (“Talafì” di Giovanni Merlini)
Per il suo sguardo calamitico che ci accompagna in un angosciante triangolo affettivo sullo sfondo della natura selvaggia che l’uomo tenta di dominare con altrettanta violenza.
– Menzione per migliore attrice: Emma Reynes (“En Piste!” di Emilie de Monsabert)
Per la sua dolcezza e capacità di trascinare lo spettatore con leggerezza in un complesso e profondo rapporto materno.